Mercati asiatici ballano tra attese dei dati Usa, rialzo materie prime e sfide valutarie globali.
Panoramica dei mercati asiatici
Alle ore 7:05 (CET) i principali listini asiatici segnano un avvio vivace e colorato: Shanghai +0,09 %, Shenzhen +0,75 %, China A50 +0,56 %, DJ Shanghai +0,16 %, Taiwan +1,34 %, Korea +0,97 %, Indonesia +0,31 %, India Nifty +0,40 % e BSE Sensex +0,39 %, mentre Nikkei −0,02 % e ASX 200 −0,15 % restano in lieve flessione. Il rendimento delle Borse cinesi, del Sud Est asiatico e dell’India riflette un mercato attento all’evoluzione delle politiche economiche Usa e all’andamento delle commodities.
Tensioni commerciali e attese macro
Gli operatori rimangono sul chi vive in vista del report sui payroll statunitensi in uscita oggi, che potrebbe spostare le attese sulla politica monetaria della Fed. Le incognite sui nuovi dazi Usa — con scadenza al 9 luglio — rallentano la propensione al rischio, pur con qualche accordo come quello con il Vietnam in cantiere.
Futures europei e apertura prevista
I futures sul listino europeo sembrano mostrare un’apertura tonica, con l’S&P 500 future in rialzo (+0,13 %) e il Dow +0,21 %. L’aspettativa generale è di una partenza positiva, anche se le Borse europee resteranno vincolate ai dati Usa e all’evoluzione geopolitica nei prossimi giorni.
Materie prime: petrolio in ripresa, oro sotto attenzione
- Petrolio: i prezzi del Brent avanzano di circa +3 % (attorno a 69 $ al barile) dopo lo stop alle ispezioni dell’AIEA con l’Iran. Un analista di UBS descrive il rialzo come “un premio di rischio sentito, ma senza reali interruzioni alla produzione”.
- Gas naturale: resta stabile attorno ai livelli medi stagionali, con pressioni verso l’alto dovute a condizioni meteo tiepide in Nord Emisfero.
- Oro: continua la corsa del metallo giallo, aumentato del 27 % da inizio anno, anche per effetto del dollaro debole e dell’aria di avversione al rischio. I futures su luglio 2025 si mantengono sopra i 3 340 $/oncia.
Valute: debolezza generalizzata
- Rupee indiana: apre ai minimi contro dollaro (85,60–85,64), in linea con il resto dell’Asia su timori dazi Usa.
- Yen, won, ringgit e baht: perdono circa lo 0,3 %.
- Offshore renminbi: scambia oltre 7,165 per dollaro.
- Dollaro: sotto pressione per il posizionamento pro taglio della Fed e debolezza contro yen ed euro.
Commenti dagli addetti ai lavori
“Investitori restano cauti, ma con aperture su accordi Usa-Vietnam e speranze su India”, osserva un analista da Hong Kong.
Il capo della UBS commodities aggiunge che “il rialzo del petrolio riflette più la volatilità geopolitica che un reale shortage”.
Un trader di Mumbai riassume: “Con Asia in verde e Europe futures su livelli positivi, si respira ottimismo, ma il payroll Usa resta la chiave”.
Outlook e strategie
Gli operatori rimangono prudenti, posizionandosi sul fronte risk-on in Asia, soprattutto nei settori legati a energia, materie prime e tech, ma continuano a tenere ben aperto l’occhio sul payroll statunitense, che potrebbe riaccendere la volatilità globale. I metalli preziosi restano sotto osservazione come rifugio anticiclico, mentre valute emergenti e petrolio offrono dinamiche di trading interessanti.