Decreto agosto: nella bozza stop di 6 mesi ai contributi per chi assume

 
Durante la prossima settimana il Governo è pronto ad approvare il decreto agosto da circa 25 miliardi di euro e in queste ore, molti dei quotidiani italiani sono riusciti a visionare la prima bozza del provvedimento.

Secondo le indiscrezioni raccolte da Repubblica, il pacchetto di misure comprenderebbe lo stop per almeno sei mesi di contributi previdenziali per i datori di lavoro che sceglieranno di assumere un lavoratore subordinato entro la fine dell'anno con un contratto a tempo indeterminato (escludendo però i contributi dovuti all'Inail). Questo azzeramento sarà utilizzabile però solo se permetterà di raggiungere un aumento di occupazione rispetto allo scorso anno, ma sarà cumulabile con altri le altre riduzioni di aliquote previste in precedenze.

Un'altra delle novità dovrebbe riguardare il settore del turismo con un sussidio previsto nei confronti dei lavoratori stagionali (oltre a quelli dello spettacolo e delle terme) che prenderebbe la forma di due bonus da 1000 e 600 euro rispettivamente per i mesi di giugno e luglio. I 1000 euro spetteranno agli stagionali di turismo e terme che non lavorano più dalla data del 17 marzo e che non hanno ancora ripreso, mentre i 600 euro spettano ai restanti.

Sempre stando alle informazioni di Repubblica, sarà confermato il prolungamento della Cassa Integrazione Covid che sarà ufficialmente estesa per altre 9 settimane con la possibilità di usarla fino alla fine dell'anno. La Cig però diverrà onerosa e selettiva: le settimane aggiuntive saranno infatti permesse unicamente per chi ne ha usufruito nel lasso di tempo previsto pagando la quota del 9% della retribuzione totale che spettava al lavoratore, con l'ammontare che sale al doppio per chi ha visto un calo delle entrate sotto il 20%.

A questo si aggiunge lo stop dei contributi per chi ha usufruito della Cassa Integrazione ma sceglierà di non utilizzarla più e il blocco dei licenziamenti fino al termine del 2020. Come aveva già anticipato il ministro Gualtieri però, questo blocco proseguirà ma con diverse eccezioni: non riguarderà infatti nei casi di fallimento o cessazione di attività, mentre è confermato il provvedimento che permette ai datori di lavoro di revocare le procedure di licenziamento senza avere sanzioni a proprio carico.
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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