Coin rilancia: fine del risanamento e partenza per la ripresa

Una svolta che profuma di rinascita

Coin S.p.A., storica insegna italiana della moda e del lifestyle, archivia la fase più difficile e imbocca la strada della ripartenza. Il completamento dell’aumento di capitale da 33,2 milioni di euro rappresenta l’ultimo passo del percorso di risanamento avviato dopo la crisi esplosa nel 2024 e omologato dal Tribunale di Venezia. Ora l’attenzione si sposta dal contenimento dell’emergenza alla costruzione della crescita.

Gli attori in campo: chi ha messo i fondi

La ricapitalizzazione si è concretizzata grazie a un gruppo di investitori industriali e finanziari. In testa Mia (holding del gruppo Exelite) con 10,75 milioni, Invitalia – tramite il Fondo Salvaguardia Imprese – con 10 milioni, e Sagitta SGR con il Fondo “UTP Restructuring Corporate” e la relativa SPV con oltre 10,98 milioni. A completare il perimetro, Joral Investments con 1 milione e Hi-Dec Edizioni con 500 mila euro. Sul fronte della liquidità operativa, è stata attivata anche nuova finanza per 15 milioni erogata da Generalfinance.

Il nuovo equilibrio azionario riflette l’impegno economico dei partner: prevalenza dell’area gestita da Sagitta, seguito da Mia ed Invitalia, con le restanti quote in capo ai soci finanziari minori. L’assetto è concepito per sostenere la fase di rilancio con un mix di capitale paziente e competenze di turnaround.

I nuovi equilibri societari

La ristrutturazione dei conti è stata accompagnata da un profondo riassetto della governance. L’assemblea ha nominato un consiglio di amministrazione che mette insieme esperienza industriale e finanza specializzata: Matteo Cosmi è stato confermato amministratore delegato; Roberto Rondelli è il nuovo presidente, con alle spalle una lunga esperienza nel risanamento di imprese; Marica Carraro assume il ruolo di vicepresidente. Completano il board Ignazio Pellecchia, Tito Raccanello, Federico Sarti ed Ermanno Sgaravato. È stato inoltre insediato il collegio sindacale, presieduto da Francesco Alati e affiancato da Flavia Gelmini, Edoardo Patrick e Angelo Pedrazzini.

Nuova governance, vecchia ambizione

La strategia ruota attorno a tre direttrici: rafforzamento del marchio Coin e delle insegne Coin Excelsior e Coincasa, razionalizzazione della rete e rilancio commerciale in vista della stagione autunno-inverno. L’obiettivo dichiarato è trasformare la “buona ingegneria finanziaria” in trazione commerciale, riportando i negozi ad essere luoghi di esperienza e non solo di acquisto.

Si volta pagina con fiducia

Nel presentare la nuova fase, l’amministratore delegato ha messo l’accento sul cambio di passo: “È un momento di fondamentale importanza nella storia di Coin; ora la stagione del rilancio ha come obiettivo l’attuazione del piano industriale per una crescita solida e duratura”, ha detto Matteo Cosmi.

Sulla stessa linea il presidente: “Passiamo da una fase complessa a un’opportunità concreta di rinnovamento, con attenzione a collaboratori, clienti e territori dove operiamo”, ha affermato Roberto Rondelli.

Da dove veniamo e dove stiamo andando

Fondata oltre un secolo fa, Coin è stata a lungo un riferimento dello shopping urbano in Italia. La crisi degli ultimi anni ha imposto scelte difficili: accordi di ristrutturazione del debito con centinaia di controparti, revisione dei processi, focalizzazione sulle insegne con maggiore potenziale. La ricapitalizzazione chiude il capitolo dell’emergenza e apre quello della esecuzione operativa: assortimentazione, marketing, omnicanalità e servizio in negozio tornano centrali.

Perché questa svolta conta davvero

• Finanza: il rafforzamento patrimoniale mette in sicurezza la cassa e sostiene gli investimenti.
• Governance: entra in campo una leadership con track record nel risanamento.
• Strategia: il focus passa su crescita sostenibile, rete, brand ed esperienza cliente.
• Segnale al settore: un nome storico del retail italiano dimostra che il rilancio è possibile.