Il dollaro si prende una pausa, cala l’oro e cresce lo yen

- di: Redazione
 

Il dollaro Usa si prende una pausa, con gli investitori che cercano maggiore chiarezza sul percorso della banca centrale statunitense in materia di allentamento monetario, e l’oro sale sopra i 2.620 dollari l'oncia, raggiungendo il livello più alto in una settimana, spinto appunto dalla debolezza della valuta americana.

Il dollaro si prende una pausa, cala l’oro e cresce lo yen

Le aspettative per un taglio dei tassi di un quarto di punto alla riunione di dicembre della Fed, infatti, sono scese a poco meno del 59%, in calo rispetto al 62% del giorno precedente e oltre il 65% di una settimana fa, secondo CME FedWatch. Gli investitori stanno anche monitorando attentamente le nomine del gabinetto del presidente eletto Donald Trump. Inoltre, i maggiori rischi geopolitici stanno aumentando la domanda di rifugio sicuro per metalli preziosi come l'oro, tra le ostilità in corso in Medio Oriente e le crescenti tensioni tra Russia e Ucraina.

Intanto lo yuan offshore si è indebolito oltre i 7,23 per dollaro, aggirandosi vicino al suo livello più basso in oltre tre mesi, poiché le preoccupazioni per i potenziali dazi statunitensi continuano a offuscare le sue prospettive. I trader prevedono che la debolezza dello yuan si estenderà fino al prossimo anno, con la possibilità di dazi più elevati sotto la presidenza di Donald Trump che minacciano di mettere ulteriormente a dura prova la fragile ripresa economica della Cina.

Lo yen giapponese, invece, si rafforza a 154 yen per dollaro, riprendendosi dai minimi di quattro mesi. Il ministro delle finanze giapponese Katsunobu Kato ha ribadito che, nonostante il breve rimbalzo dello yen, il governo continuerà a monitorare i movimenti del tasso di cambio e a prendere provvedimenti se necessario. Inoltre, ha osservato che il Giappone potrebbe accelerare gli aumenti dei tassi di interesse a causa delle persistenti pressioni inflazionistiche.

E il won sudcoreano scende a circa 1.390 per dollaro poiché gli investitori hanno spostato la loro attenzione sulla prossima decisione sui tassi di interesse della Banca di Corea. Mentre si prevede che i decisori politici manterranno i tassi invariati la prossima settimana, si sta diffondendo la speculazione che la Banca centrale potrebbe adottare una posizione più accomodante l'anno prossimo, abbassando potenzialmente il tasso di riferimento al 2,5%, mentre l'inflazione in Corea del Sud continua a stabilizzarsi.

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