Delfin diventa il primo azionista privato di Mps: una mossa che segna il futuro della banca senese

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 

La Delfin della famiglia Del Vecchio continua a consolidare la sua posizione strategica nel sistema bancario italiano. Con un’operazione che ha sorpreso il mercato, la holding ha raggiunto il 9,78% del capitale di Monte dei Paschi di Siena (Mps), diventandone il primo azionista privato.

Delfin diventa il primo azionista privato di Mps: una mossa che segna il futuro della banca senese

Secondo i dati pubblicati dalla Consob, Delfin ha incrementato la sua partecipazione rispetto al precedente 3,5%, acquisito a novembre durante la vendita del 15% di Mps da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Allora, l’operazione aveva visto la partecipazione di altri attori di peso come Francesco Gaetano Caltagirone (3,5%), Banco Bpm (5%) e Anima Holding (4%).

L’ascesa di Delfin è stata perfezionata il 27 dicembre, grazie a un sofisticato meccanismo di “share forward” e “collar share forward”. Questo strumento finanziario, spesso utilizzato per gestire il rischio e pianificare operazioni di lungo periodo, dimostra la capacità della famiglia Del Vecchio di muoversi con precisione chirurgica nel panorama economico.

Una strategia di lungo respiro

L’operazione non è solo un segnale di fiducia nelle prospettive di Mps, ma anche una dichiarazione di intenti. La banca senese, che negli ultimi anni ha affrontato difficoltà finanziarie e ristrutturazioni, rappresenta per Delfin un’opportunità di consolidare la propria influenza in un settore strategico.

Questo rafforzamento della posizione di Delfin arriva in un momento cruciale per Mps, impegnata a recuperare credibilità e solidità operativa. La presenza della famiglia Del Vecchio potrebbe portare stabilità e una visione imprenditoriale più dinamica, in grado di affrontare le sfide future.

Le prospettive per il 2025

L’ingresso di Delfin in Mps non è una semplice operazione di mercato, ma un tassello che potrebbe ridisegnare gli equilibri del sistema bancario italiano. Le prossime mosse della holding saranno attentamente monitorate, mentre Mps dovrà dimostrare di saper sfruttare al meglio l’appoggio del suo nuovo azionista di riferimento.

Intanto, gli analisti si interrogano sulle possibili implicazioni: l’ascesa di Delfin segnerà l’inizio di un nuovo corso per la banca più antica del mondo? È ancora presto per dirlo, ma la direzione sembra essere tracciata.

Un colpo di scena che non passa inosservato.

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