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Balneari, pronto il decreto sugli indennizzi: calcolo sugli investimenti e remunerazione di cinque anni

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Balneari, pronto il decreto sugli indennizzi: calcolo sugli investimenti e remunerazione di cinque anni
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha predisposto e trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero dell’Economia lo schema di decreto che regola la determinazione degli indennizzi dovuti ai titolari delle concessioni demaniali marittime a finalità turistico-ricreative e sportive. Il provvedimento, atteso da tempo dal settore, punta a dare certezza ai concessionari sul riconoscimento economico in caso di cessazione della concessione, in coerenza con quanto previsto dal decreto legge cosiddetto “salva-infrazioni”.

Balneari, pronto il decreto sugli indennizzi: calcolo sugli investimenti e remunerazione di cinque anni

Il decreto prevede che l’indennizzo dovrà essere calcolato tenendo conto degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al momento della scadenza della concessione. A questa base dovrà essere aggiunta un’equa remunerazione per gli investimenti realizzati negli ultimi cinque anni di gestione. Un meccanismo che mira a tutelare chi ha investito nel corso della concessione, senza creare squilibri economici eccessivi per lo Stato e nel rispetto delle procedure di evidenza pubblica imposte dalla normativa europea.

Aumento automatico in caso di ritardo

Nel testo viene inoltre specificato che, qualora il decreto non venisse adottato nei tempi previsti, gli importi dell’indennizzo saranno automaticamente maggiorati del 10%. Una misura che vuole fungere da incentivo affinché il provvedimento venga approvato e applicato senza ulteriori rinvii, garantendo certezza normativa e finanziaria al settore.

Le cifre in gioco

Durante il tavolo consultivo tenutosi il 16 marzo scorso presso il Mit, presieduto dal ministro Matteo Salvini, è stato comunicato che nel 2024 il totale dei canoni riscossi per concessioni turistico-ricreative ha raggiunto quota 84,4 milioni di euro. Un dato che testimonia il peso economico del comparto balneare e la rilevanza, anche fiscale, delle concessioni sul demanio marittimo.

Un passaggio atteso dagli operatori


Lo schema di decreto rappresenta un passaggio decisivo per i balneari italiani, che da anni attendono regole chiare sugli indennizzi, soprattutto in vista dell’obbligo di mettere a gara le concessioni alla loro scadenza, secondo i dettami europei. Salvini ha sottolineato che la trasmissione del provvedimento rispetta i tempi promessi dal governo e che l’obiettivo resta quello di garantire tutela agli investimenti privati effettuati negli anni, evitando però rendite di posizione eccessive.

Verso l’approvazione finale

Dopo la trasmissione alla Presidenza del Consiglio e al Mef, lo schema sarà sottoposto all’iter di approvazione definitiva. Sul tavolo restano, però, anche le discussioni sugli importi unitari dei canoni demaniali, oggetto di possibile ridefinizione per riequilibrare il rapporto tra il valore reale delle concessioni e gli introiti pubblici.

Un settore al centro del dibattito europeo

Il tema delle concessioni balneari resta uno dei più caldi e controversi nel rapporto tra l’Italia e l’Unione europea. La definizione di un indennizzo certo e trasparente viene letta dal governo come un passo necessario per tutelare gli operatori, ma anche per dare seguito agli impegni assunti con Bruxelles, scongiurando nuove procedure d’infrazione.
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