Il Cda di CreVal respinge l'Opa del Crédit Agricole Italia: "Prezzo non congruo"

- di: Daniele Minuti
 
L'Opa promossa dal Crédit Agricole Italia verso il Credito Valtellinese è stata ufficialmente respinta: il Consiglio di Amministrazione di CreVal ha infatti esaminato le condizioni dell'offerta per poi comunicare con una nota ufficiale che "pur riconoscendo i benefici che l'integrazione di una banca commerciale solida e ben posizionata come il CreVal possa generare, il corrispettivo dell'offerta pari a 10,5 euro per azione non sia congruo dal punto di vista finanziario".

La decisione di dire no all'offerta è stata spiegata nel comunicato: "L'Opa presenta diversi elementi distintivi e di valore in ottica stand-alone che devono però essere valorizzati e considerati in maniera adeguata come l'elevata eccedenza di capitale che porta alle condizioni per un potenziale rafforzamento della politica dei dividendi successivamente alla scadenza dei limiti posti al momento dalla Banca Centrale Europea fino al termine ultimo del 30 settembre 2021, con riferimento alla crisi dovuta alla pandemia".

Per quanto riguardo il titolo, "dopo l'annuncio dell'Opa da parte di Crédit Agricole Italia ha trattato costantemente a significativo premio rispetto al prezzo d'offerta, prova del fatto che il mercato appare ritenere il corrispettivo di tale offerta non espressivo di una giusta valorizzazione di CreVal".

Nella nota ufficiale vengono anche evidenziati i risultati della banca come "il miglioramento significativo del profilo di rischio in anticipo rispetto al target fissato per il 2023 dal Piano Industriale e quello miglioramento dell'efficienza operativa con elevata riduzione degli oneri operativi nell'esercizio 2020, anch'esso in anticipo rispetto ai target fissati dal Piano Industriale".

In ultimo viene trattato anche l'argomento del potenziale beneficio riferito alla rilevazione di Deferred Tax Assets su base stand-alone: "Al 31 dicembre del 2020, CreVal presenta Dta non iscritte in bilancio da perdite fiscali ed eccedenze Ace per circa 181 milioni. Le aspettative reddituali dovrebbero consentire la possibilità di iscrivere tali Dta negli esercizi futuri, per un ammontare stimato in circa 30 milioni medi annui (nel periodo 2021-2026)".

Il comunicato ufficiale è consultabile qui.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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