Conti pubblici 2025: l’UE promuove l’Italia, ammonendo Germania e Olanda

- di: Redazione
 
L’Unione europea certifica: l’Italia sui conti pubblici 2025 ha le carte in regola e il Piano di bilancio è in linea con i requisiti del nuovo Patto di stabilità. Disco verde, quindi, insieme ai piani di bilancio di Francia, Grecia, Cipro, Croazia, Slovacchia, Slovenia, Lettonia e Francia. L’Ue alza invece il cartellino dell’ammonizione, a causa della spesa ritenuta troppo elevata, per Germania, Olanda, Finlandia, Estonia e Irlanda. Malta, Portogallo e Lussemburgo subiscono invece la contestazione di non aver completamente eliminato le misure di sostegno al caro-energia. Sotto osservazione anche la spesa pubblica della Lituania.

Conti pubblici 2025: l’UE promuove l’Italia, ammonendo Germania e Olanda

E, poiché le stime sulla riduzione del debito da parte del Governo italiano sono ritenute “credibili”, il piano di rientro può essere allungato a sette anni.

Insomma, rispetto al passato il mondo europeo sembra a rovescio: ammoniti quei Paesi che di solito sui conti pubblici erano “falchi”, mentre vengono promossi quegli Stati che, una volta, erano additati come spendaccioni. Chissà, adesso, cosa dirà Geert Wilders, l’ultrà conservatore dei Paesi Bassi che girava con un cartello “Non un euro agli italiani” e che ora che ha vinto le elezioni viene additato per la spesa pubblica.

Plauso all’Italia da parte del commissario Ue Paolo Gentiloni. “I progetti di bilancio per il 2025 – afferma mostrano che, in base alle nuove regole, il consolidamento non avviene a scapito degli investimenti”.

In sostanza, secondo l’Unione il contenimento della spesa pubblica italiana non avviene a scapito degli investimenti, che sono il motore dello sviluppo di medio-lungo periodo e che, se scelti in modo appropriato, aumentano il potenziale di crescita di un Paese.

Ciliegina sulla torta, da Bruxelles arriva l’ok anche alla sesta rata del Pnrr.
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