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Italiani più attenti alla salute: aumentano i consumi di prodotti "sugar free"

 
Italiani più attenti alla salute: aumentano i consumi di prodotti 'sugar free'
Una delle molte indicazioni date dagli esperti per gli italiani che si accingevano ad affrontare il lockdown era quello di mantenersi in forma e mangiare in maniera più sana possibile, in modo da ovviare alla sedentarietà causata dall'obbligo di rimanere in casa.

Per quanto sia difficile calcolare quanto questo consiglio sia stato seguito, ci sono dei numeri che indicano come la tendenza sia comunque positiva in questo senso: i consumi degli alimenti "sugar free" nel nostro paese infatti sono saliti quasi del 10% rispetto a due anni fa.

Lo rivela uno studio riportato dall'Ansa e realizzato dall'Osservatorio Immagino di Gs1 Itali insieme a Neilsen che ha analizzato i dati pubblicati sulle etichette e sell-out di circa 112.000 prodotti che vengono venduti sugli scaffali di ipermercati e supermercati del nostro paese.

Il report mostra una maggiore attenzione degli italiani riguardo al consumo degli zuccheri, con gli acquisti dei prodotto che non ne contengono di aggiunti salita del 9,1% rispetto al 2018 e con una crescita del 7,6% per quelli poco zuccherati.

Lo studio mostra come tutti i cibi che contengono nella loro etichetta l'indicazione dell'assenza di un determinato ingrediente o componente (circa il 18%) sono più di 13.000 per un fatturato totale di 6,8 miliardi di euro. A salire sono stati gli acquisti di quelli che hanno indicazioni come "Senza antibiotici" (del 6,2%), "Non fritto" (del 6,1%) e quelli senza lievito (1,9%) nonostante la loro presenza all'interno dei punti vendita sia ancora bassa rispetto agli altri.

Viene confermato l'ottimo andamento dei claim che mostrano assenza di componenti che possono causare allergie o intolleranze alimentali con i prodotti senza glutine e senza lattosio (questi ultimi hanno aumentato le vendite del 3,6% superando 1,1 miliardi di euro di sell-out) che hanno rappresentato il 13% dell'offerta complessiva. Un numero importante se si pensa che lo scorso anno le vendite di tali prodotti ha portato a circa 3,6 miliardi di euro in vendite.
Tags: economia
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