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Consumi elettrici in calo del 9% ad agosto. Terna: effetto minore lavoro e temperature più miti

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Consumi elettrici in calo del 9% ad agosto. Terna: effetto minore lavoro e temperature più miti

Secondo i dati diffusi da Terna, il fabbisogno di energia elettrica in Italia nel mese di agosto 2025 è stato pari a 24,7 miliardi di kWh, in calo dell’8,9% rispetto allo stesso mese del 2024. Il confronto avviene con un anno straordinario: l’agosto scorso aveva segnato un picco storico di consumi a 27 miliardi di kWh, con una crescita dell’8,6% su base annua.

Consumi elettrici in calo del 9% ad agosto. Terna: effetto minore lavoro e temperature più miti

Il ridimensionamento di quest’anno è quindi in parte fisiologico, ma riflette anche fattori contingenti: un giorno lavorativo in meno (20 contro 21) e una temperatura media più bassa di 1,5 gradi rispetto allo stesso periodo del 2024, che ha ridotto il ricorso ai condizionatori.

L’impatto del clima
Il fattore climatico resta determinante nella domanda elettrica estiva. Nel 2024 il caldo eccezionale aveva gonfiato i consumi, in particolare per l’uso di climatizzazione nelle abitazioni e negli uffici. Quest’anno, al contrario, la stagione è stata più mite, con un conseguente calo dei picchi giornalieri. Secondo Terna, la differenza di temperatura ha inciso in maniera diretta sui carichi, soprattutto nelle ore centrali della giornata.

Le attività produttive
Oltre al clima, anche la dinamica produttiva ha giocato un ruolo. La pausa estiva ha pesato più del previsto sul comparto industriale, con diversi settori che hanno prolungato le chiusure. La riduzione di un giorno lavorativo rispetto al 2024 si traduce in un calo significativo di fabbisogno, specie nelle aree del Nord dove la concentrazione di attività manifatturiere è più elevata.

Le prospettive settoriali

Il dato conferma una tendenza di oscillazione dei consumi che pone interrogativi sulla programmazione a medio termine. Dopo la corsa del 2024, il rallentamento del 2025 riporta i volumi su livelli più vicini alla media storica, ma segnala anche la forte esposizione del sistema elettrico italiano a variabili esterne come il meteo e la congiuntura economica.

Generazione e reti
Dal punto di vista della produzione, Terna ha registrato una distribuzione relativamente stabile tra le diverse fonti, con una crescita delle rinnovabili nei giorni meno caldi, quando l’idroelettrico ha potuto contribuire in maniera significativa. Resta centrale la gestione della rete, chiamata a garantire flessibilità di fronte a picchi variabili e sempre meno prevedibili.

Il quadro europeo
L’Italia non è un caso isolato. In diversi Paesi europei i consumi elettrici di agosto hanno mostrato una dinamica simile, con un ridimensionamento rispetto al 2024. Questo rafforza l’idea che, più che di un segnale di crisi industriale, si tratti di un rientro fisiologico dopo un anno anomalo. Tuttavia, in un contesto di transizione energetica, i dati italiani assumono un rilievo particolare per le scelte di investimento future.

Verso l’autunno
Il calo dei consumi di agosto non deve far dimenticare che la domanda resta strutturalmente destinata a crescere, con l’elettrificazione di trasporti e riscaldamento. Per il breve periodo, tuttavia, l’attenzione si sposta sui mesi autunnali: il rientro delle attività produttive e l’andamento climatico determineranno l’evoluzione dei consumi, in un contesto in cui la volatilità è destinata a restare la norma.

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