Giovanni Malagò per la terza volta alla guida del Coni

- di: Redazione
 
differenza di una elezione a voto palese, dove tutto è chiaro ed inequivocabile, in una a scrutinio segreto nulla si può dare per scontato, perché sull'esito finale possono incidere molti fattori. Ma quando lo scrutinio delle schede si conclude assegnando al vincitore una maggioranza schiacciante tutto assume un altro aspetto. Per questo la conferma a stragrande maggioranza di Giovanni Malagò alla guida del Coni per i prossimi quattro anni è molto più che una semplice elezione, ma una nuova e ancora più ampia fiducia nei confronti di chi ha restituito al Comitato nazionale olimpico quella valenza e quella autorevolezza che oggi tutti gli riconoscono.

Giovanni Malagò, romano, 61 anni, imprenditore, in carica dal 19 febbraio 2013, è stato rieletto dal Consiglio Nazionale che, straordinariamente rispetto alla sede tradizionale di Roma, si è riunito questa mattina a Milano. Significativo il luogo della elezione, il Tennis Club Bonacossa, lo stesso dove, 75 anni fa (il 27 luglio 1946), fu chiamato a presiedere l'ente Giulio Onesti.
I numeri non hanno bisogno di commento: Malagò ha ottenuto 55 voti (pari al 79,71% delle preferenze validamente espresse), superando gli altri candidati, Renato ­­­­­­Di Rocco, ex Presidente di Federciclismo (13 voti, pari al 18,84%), e l’olimpionica del ciclismo, Antonella Bellutti (un voto, pari all'1,45%). Con il terzo mandato (che scadrà nel 2024, che resta anno olimpico, nonostante le peripezie che lo sport mondiale sta affrontando a causa della pandemia), Malagò diventa il terzo Presidente più longevo nella storia del Coni, dopo Giulio Onesti e Gianni Petrucci.

Le frasi con le quali Malagò ha commentato la sua elezione sono la conferma di un impegno che, in questo difficile frangente per lo sport mondiale e italiano, intende portare avanti con la passione di sempre. "Non mi risparmierò" - ha detto - "per ripagare chi mi ha espresso fiducia e anche chi ha votato gli sfidanti. In questo momento di particolare complessità voglio continuare a onorare un mondo che sento il mio e per il quale ho preso un impegno che ho dimostrato di rispettare. Per me non esiste un ruolo più bello di quello di Presidente del Coni. Siete la mia famiglia e mi troverete sempre dalla stessa parte".
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