Confindustria con Deloitte per l'indagine "Goal 13 Impact" sulle best practice delle imprese

- di: Daniele Minuti
 
Confindustria ha ufficialmente preso parte a "Goal 13 Impact", indagine britannica che in Italia è stata sviluppata da Deloitte con l'obiettivo di fare passi avanti a livello di sistema paese nel campo climatico con l'avvicinarsi della COP26.

Confindustria ha preso parte all'iniziativa Goal 13 Impact

L'iniziativa vuole mettere sotto la lente d'ingrandimento le azioni che la comunità mondiale mette in atto contro il cambiamento climatico, in modo da fornire alle imprese degli schemi e degli standard di best practice da seguire. Il report finale sarà presentato in primavera mentre i risultati preliminari sono stati già mostrati in anteprima in specifici forum nazionali nell'evento Business4Climate

All'indagine hanno partecipato 50 importanti società italiane, grazie alle quali sono state identificate 6 azioni chiave che ogni azienda dovrebbe considerare oltre a 5 condizioni abilitanti a livello di sistema: il report mostra che per le realtà nostrane, la lotta al cambiamento climatico diventa sempre più prioritaria e per seguire questo trend, c'è bisogno di archetipi di azione da seguire.

Le 6 azioni chiave individuate sono: una rimodulazione dell'azione per il clima nelle società, l'inclusione di considerazioni climatiche nelle decisioni dell'azienda, l'incorporazione di temi climatici nella cultura aziendale, la presa d'atto delle sfide che vanno affrontate verso un futuro net-zero, l'unione delle forze necessaria per un cambiamento su ampia scala, l'adattarsi a un ambiente in forte cambiamento.

Le 5 condizioni abilitanti sono invece l'adozione di standard ESG condivisi, la consapevolezza dell'urgenza della questione, un regolamento rigoroso sul tema, più cooperazione su progresso tecnologico e transizione energetica e l'estensione delle responsabilità delle organizzazioni con maggiore dibattito sul tema.

È quindi convinzione comune che le barriere interne ed esterne per le imprese sono ancora un ostacolo verso un'economia a impatto zero, specialmente quelle legate alla disponibilità di tecnologia e a un impianto regolatorio di riferimento molto scadente. Focus particolare inoltre sul bisogno di cooperazione fra stakeholder interni ed esterni, motivo per cui sarà fondamentale un'intesa industriale a livello nazionale ed estero, con le grandi aziende già avanti su questo tema che dovranno fungere da "lepri" a supporto di PMI nell'adozione di strategie di decarbonizzazione delle filiere.

Aurelio Regina, Delegato del Presidente di Confindustria per l’Energia (nella foto), ha commentato: "Confindustria crede fortemente nello sviluppo integrato delle strategie energetiche, industriali e climatiche, attraverso la diffusione delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica, coinvolgendo tutti i settori economici nell'innovazione e nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche. Al contempo, auspica che nel processo di transizione, venga adottato un approccio circolare, basato sull'uso efficiente delle risorse e sul recupero, riciclaggio e riutilizzo dei prodotti".

Fabio Pompei, CEO Deloitte Italy, ha aggiunto: "Il momento di agire per prevenire l'emergenza climatica è adesso: per questo Deloitte si impegna ad aiutare le imprese italiane in questa sfida esplorando le sfide e le opportunità al centro della transizione ecologica del settore privato. Per farlo, abbiamo raccolto le testimonianze dirette di oltre 50 leader aziendali italiani: dalle loro parole emerge chiaramente la necessità di una governance climatica efficace, capace di proporre una visione chiara e condivisa in grado di superare le numerose barriere che ancora oggi pongono un freno alla transizione verso un'economia a impatto zero".
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Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
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