Confcommercio: "Inflazione e caro bollette pesano su famiglie e imprese"

- di: Daniele Minuti
 
Confcommercio ha pubblicato un'analisi che valuta l'entità dell'impatto che la crisi dei mercati di gas ed elettricità e la crescita dell'inflazione hanno sulle tasche degli italiani e sulle imprese del nostro Paese: stando al report, solo per la spesa energetica ci sarà un aumento di 11 miliardi di euro per i nuclei familiari e del 40% per le aziende.

Confcommercio: "Inflazione e caro bollette pesano su famiglie e imprese"

La spesa media per famiglia dello scorso ano era di 1.320 euro per elettricità e gas, ora siamo saliti a 1.523 euro con la prospettiva nel 2022 di arrivare a circa 1.950 euro per una quota del 6,1% dei consumi.

Il report spiega: "La crisi che ha investito i mercati dell’elettricità e del gas in Europa non ha paragoni con il recente passato ed ha una gravità che richiede interventi urgenti ed immediati. L'attenuazione delle misure di contenimento della pandemia e il miglioramento delle prospettive economiche nel primo semestre del 2021 hanno infatti alimentato una spinta rialzista nei mercati delle materie prime energetiche che si è via via rafforzata con la ripresa della domanda". Il trend al rialzo dei prezzi risulta quindi in fortissima accelerazione, riflettendo, da una parte, la crescita del prezzo della Co2 (che sta incentivando la sostituzione del carbone con il gas nella produzione termoelettrica), dall'altra, la domanda attesa di gas per il riempimento degli stoccaggi, caratterizzati quest'anno da livelli storicamente bassi, in concorrenza con la domanda per la produzione elettrica nella stagione più calda. Le ripercussioni di questo trend rialzista sulla bolletta energetica delle imprese rappresenta una vera e propria emergenza in quanto, in assenza di misure di contenimento, per il prossimo primo trimestre 2022 si stimano incrementi dei costi dell'elettricità e del gas compresi tra il 38% e il 42%".

Ma quali devono essere gli interventi per uscire dalla crisi energetica? Priorità a sciogliere il nodo della dipendenza dalle forniture estere, per poi avviare riforme sulla struttura delle bollette (col problema degli oneri generali di sistema). In seguito sono necessarie misure per mitigare l'impatto del rincaro dei carburanti e capaci di dare tranquillità ai mercati concorrenziali, prezzi più accessibili e focus su sostenibilità ambientale e sociale, con grande attenzione a un modello di transizione energetica che sia innovativo e dia benefici economici a cittadini e aziende.

Il direttore dell'Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella, ha commentato: "Considerando questa spesa come difficilmente comprimibile da parte delle famiglie, è presumibile che le stesse siano costrette a rinunciare ad altre spese tra quelle non obbligate, prolungando le difficoltà di settori già duramente colpiti dalla pandemia". "Inoltre  il raffronto tra la maggiore spesa aggregata e gli stanziamenti previsti dal governo per attenuarne gli impatti - tra 3 e 4 miliardi di euro nel complesso di famiglie e piccole imprese - evidenzia la relativa esiguità del pure importante intervento di sostegno. Sembra inevitabile sia un ripensamento delle politiche energetiche sia una diversa strategia di prezzo per i relativi consumi".

Il presidente Sangalli ha dichiarato: "La vivacità dei consumi che si sta registrando in questi giorni rischia di essere una parentesi troppo breve. Inflazione e caro bollette, infatti, potrebbero ridimensionare, già dai prossimi mesi, il reddito reale delle famiglie e la loro capacità di spesa. Il Governo deve, quindi, assumere misure strutturali contro il caro energia".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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