Confcommercio: "L'inflazione spinge ancora il livello di disagio sociale"

- di: Daniele Minuti
 
Anche per il settembre del 2022, l'inflazione ha pesato fortemente sull'andamento del disagio sociale misurato da Confcommercio, con l'indice che si è attestato a un valore di 17,3 punti, in crescita di 5 decimi rispetto al mese che precedente.

Confcommercio segnala la crescita dell'indice di disagio sociale, buoni segnali dal mercato del lavoro

Una salita che, secondo la nota ufficiale, va attribuita all'impennata dell'inflazione per i prezzi di beni e servizi con alta frequenza d'acquisto, che a settembre è salita di 0,7 punti percentuali su base mensile, dato attribuibile al rincaro dei beni alimentari. Le prime previsioni per ottobre confermano questa tendenza, con i calcoli dei prezzi di beni e servizi ad alta frequenza che non vedono coinvolte le spese per l'energia e il gas, incluse invece fra quelle a media frequenza.

Segnali positivi invece dal mercato del lavoro, che vede crescere il numero di occupati di 46.000 unità rispetto al mese precedente, in cui (come anche a luglio) era stato registrato invece un calo. Salgono di 8.000 unità le persone in cerca di lavoro, dato che mantiene stabile quello della disoccupazione ufficiale, al 7,9%. A questo cambiamento si affianca il calo degli inattivi per 86.000. Ad agosto sono state autorizzate 31,1 milioni di ore di Cassa Integrazione, a cui si aggiungono 4,5 milioni di ore per assegno erogati dai fondi di solidarietà.

Si tratta di numeri che sono stati commentati dal direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, con un intervento sul sito ufficiale di Confcommercio: "Il permanere di un’inflazione elevata, soprattutto per quei beni e servizi acquistati con maggior frequenza dalle famiglie il cui consumo è in molti casi scarsamente comprimibile, e i timori di un peggioramento del quadro economico nei prossimi mesi, consolidano le attese di un ampliamento dell’area del disagio sociale tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023".
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