Confartigianato: "Trasporto persone: rispetto al 2019, mancano 2,3 miliardi di euro di ricavi"

- di: Daniele Minuti
 
Confartigianato ha analizzato le tendenze del settore del trasporto persone, uno dei segmenti dei servizi che a causa delle sue difficoltà sta frenando il recupero generale dell'economia italiana (insieme a commercio e alloggio).

Confartigianato: "Trasporto persone: rispetto al 2019, mancano 2,3 miliardi di euro di ricavi"

A pesare è ovviamente il crollo della mobilità per via della pandemia da Covid-19 e l'Ufficio Studi di Confartigianato ha calcolato l'impatto sul settore composto da 29.000 diverse imprese per 80.000 persone (Taxi, noleggio, autobus turistici e scuolabus): "Nel 2021" - si legge in un report - "è stata registrata per le imprese del trasporto persone una caduta dei ricavi del 21,8%. Si tratta del settore che, con la moda, registra il ritardo più accentuato del recupero successivo alla recessione causata dal Covid-19. In valore assoluto, nel settore del trasporto persone i ricavi del 2021 sono inferiori di 2.284 milioni di euro rispetto al livello pre-crisi".

Al 21 gennaio 2022 l’indicatore degli spostamenti relativi agli hub di trasporto basato su dati Google mostra un calo del 31,7% rispetto al 2019, con il traffico aereo crollato del 65,6% a livello di passeggeri e quello ferroviario calato del 63,1%.

Stessi problemi per il turbamento dei flussi turistici: " Nei primi dieci mesi del 2021 si registra una perdita di 53 milioni di arrivi turistici (-45,0%) e di 150 milioni di presenze (-37,2%) rispetto allo stesso periodo del 2019. Particolarmente critica la situazione del turismo straniero – che nel nostro Paese ha un peso superiore rispetto alla media Ue – i cui arrivi sono il calo del 62,2% nel periodo in esame, e le cui presenze risultano più che dimezzate (-54,5%)".

A livello territoriale, soffrono soprattutto Lazio, Campania, Valle d'Aosta e Lombardia (rispettivamente perdite di 73,8%, 60,1%, -54,0% e 47,6%) mentre il fatturato dei servizi nei primi nove mesi del 2021 ha visto un -1,1% rispetto allo stesso periodo del 2019 per via del crollo dei ricavi di turismo, alloggio e ristorazione (-36,2%).

Non recuperano purtroppo i ricavi da viaggi di lavoro, rimasti allo stesso (basso) livello del 2020 mentre ritornano le attività di vendita, rappresentanza e installazione (+67% su base annuale) pur rimanendo su livelli lontani dal 2019.

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