Confartigianato: "Nel 2022, PIL italiano a +3,4% ma ora crescono i segnali di rallentamento"

- di: Daniele Minuti
 
Confartigianato ha analizzato i dati pubblicati dall'Ocse, relativi all'evoluzione del Prodotto Interno Lordo mondiale, fortemente influenzata da situazioni come la guerra in Ucraina, il rincaro e il rallentamento dell'economia cinese.

Lo studio confronta i dati di crescita dei PIL fra vari paesi, con l'Italia che salirà di 3,4 punti percentuali, dato superiore a quelli di Cina (+3,2%), Usa (+1,5%) e Germania (1,2%), con possibilità di un +0,4% per il 2023.

Confartigianato: "Nel 2022, PIL italiano a +3,4%"

Il dato è stato reso possibile grazie agli interventi di politica fiscale e all'avvio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Report recita: "Sul fronte dei prezzi il tasso di inflazione dell’Eurozona per il 2022 è indicato all’8,1% e nel 2023 al 6,2%; meno accentuata l’inflazione in Italia, con un tasso di crescita dei prezzi del 7,8% nel 2022 e del 4,7% nel 2023, valori ancora superiore al target del 2%, che richiederà ulteriori strette sui tassi".

Le PMI subiranno il rincaro del credito e il calo della domanda per investimenti, stretta che frenerà i settori immobiliare e delle costruzioni, che hanno supportato con forza la ripresa post shock sanitario.

Il rapporto di Confcommercio poi spiega: "La flessione è più ampia per settori a maggiore intensità energetica: metallurgia e prodotti in metallo (-1,7%), prodotti chimici (-3,1%), con una particolare accentuazione (-6,1%) per gomma, plastica e altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi. A luglio 2022 il volume delle esportazioni no energy segna un calo del 5,4% rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente mentre la crescita dei primi sette mesi dell’anno si ferma al +0,6%. Come evidenziato nel 21° report di Confartigianato, l’edilizia è stata la locomotiva della ripresa post-pandemia, con un crescita a doppia cifra di produzione, valore aggiunto e investimenti, migliore rispetto al trend rilevato in Francia e Germania. Si sta consolidando il rallentamento dell’attività delle costruzioni, su cui pesano i crediti bloccati nei cassetti fiscali: a luglio 2022 l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni registra la quarta flessione congiunturale consecutiva. Maggiore tenuta per il volume delle vendite al dettaglio, che a luglio 2022 segnano una crescita congiunturale dell’1,0%, con una segno che rimane positivo (+0,3%) anche nel trimestre maggio-luglio 2022. Sul mercato del lavoro le previsioni di assunzioni nel trimestre settembre-novembre 2022 sono in flessione del 3,0% rispetto allo stesso periodo del 2021, con un calo più accentuato nella manifattura. Sulla demografia di impresa, dopo quasi due anni di crescita, da giugno il tasso di crescita delle imprese iscritte è entrato in territorio negativo e ad agosto 2022 segna un -0,5%".
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