Concordato fiscale chiuso, ma ne sarebbe in arrivo un altro. Cartelle, verso nuova rottamazione

- di: Redazione
 

Il concordato fiscale biennale (in pratica, chi ha aderito, e pagato, per due anni non rischierà controlli da parte del Fisco e gode di un’agevolazione fiscale) si è chiuso il 31 ottobre senza proroghe, e con un’adesione probabilmente insufficiente a portare i due miliardi di euro previsti nelle casse dello Stato.

Concordato fiscale chiuso, ma ne sarebbe in arrivo un altro

Ma, come sembrano confermare i ‘boatos’ sempre più forti che provengono da fonti governative e come conferma in un’intervista da Federico Freni, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, se ne aprirà presto un altro che si dovrebbe chiudere il 31 dicembre. Venendo, così, anche incontro alle richieste dei commercialisti, che avevano chiesto la proroga del 31 ottobre portando le ragioni di tale richiesta, a cominciare dal fatto che nelle ultime settimane del concordato preventivo biennale le adesioni stavano aumentando e che il 31 ottobre rappresentava per loro una data inadeguata a preparare tutta la documentazione necessaria per l’adesione. Anche perché si tratta di uno strumento fiscale nuovo che ha bisogno di essere “digerito” dalle partite Iva.

Non a caso l’idea di un nuovo concordato raccoglie il loro consenso.

E, mentre al solito infuria la polemica tra maggioranza che fa quadrato intorno a questa ipotesi e parla di “prosecuzione dell’operazione Fisco Amico”, che in pratica vuole intaccare l’evasione fiscale facendo emergere redditi sommersi con strumenti che producano adeguamenti spontanei, e l’opposizione che, con Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, afferma che si passerebbe da “un condonaccio all'italiana” a “una cosa penosa, la resa totale del fisco”, il sottosegretario Freni apre all’ipotesi di una nuova rottamazione delle cartelle fiscali.

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