Conad

 

Dieci anni di crescita continua, la forza dei territori
Intervista a Francesco Pugliese


Ne parliamo con l’Amministratore Delegato di Conad. Dottor Pugliese quali sono i fondamentali di questa crescita, che avviene peraltro in un contesto economico nazionale non certo facile?
Conad viene da 10 anni di crescita ininterrotta, in cui ha fatto registrare l’aumento costante del giro di affari e del numero di soci, di negozi e di collaboratori. Sono sei gli elementi fondamentali della nostra crescita:
1) Il nostro modello, basato su cooperative di imprenditori del commercio, è la risposta più concreta alle esigenze dei consumatori italiani.
2) Questo modello ci consente di coniugare perfettamente il desiderio degli italiani di trovare nei loro negozi di fiducia i prodotti dei territori in cui vivono e le grandi marche.
3) Poniamo grande attenzione al bisogno di convenienza e qualità delle famiglie con una offerta di prodotti necessari alla vita quotidiana a prezzi “Bassi e fissi”.
4) Oltre un terzo dei prodotti che offriamo è a marchio Conad, con un rapporto prezzo/qualità particolarmente buono.
5) Siamo in ogni regione italiana e quasi in ogni provincia: questa diffusione ci ha portato nelle case di tutti gli italiani, non solo di quelli che abitano in alcune regioni più ricche.
6) Abbiamo investito e investiamo con continuità per avere in ogni luogo il negozio con il giusto formato, per offerta e dimensione, per le esigenze della comunità in cui opera.
Questa impostazione ci ha consentito di superare la stasi dei consumi e di crescere nelle preferenze dei consumatori.

Qual è, nelle vostre previsioni, il ruolo di marca Conad nei prossimi anni? A quale quota di mercato può a suo parere arrivare?
La marca Conad porta ai consumatori una selezione di prodotti dell’agricoltura e dell’industria alimentare italiana di grandissima qualità, espressione dei territori e della cultura enogastronomica del nostro Paese. Crediamo fortemente nelle potenzialità delle aziende nostre partner e vogliamo crescere con loro. Io credo che si possa arrivare in tempi brevi ad avere un equilibrio tra marche commerciali e marca Conad.

‘Testa di mille sardine, non coda di una balena’”. Può, sulla scia di questa metafora, spiegare i punti di forza del modello Conad? E se dovesse indicare anche un punto di debolezza, quale citerebbe?
Siamo “bottegai” che hanno a cuore solo gli interessi dei loro clienti e che sono felici di servirli nel migliore dei modi. Siamo orgogliosi di essere “servitori” e ogni giorno ci impegniamo a escogitare un nuovo modo di soddisfare le attese dei clienti, che spesso conosciamo. Ogni “testa di sardina” pensa in modo originale per i propri clienti e così non abbiamo un solo modo per accontentare i clienti, ma migliaia di modi diversi. Possiamo migliorare i nostri indici di redditività per metro quadro, ma questo “limite” non dovrà mai compromettere i livelli di servizio che offriamo ai clienti. 

Nel 2018 il sistema Conad ha visto crescere gli occupati di oltre tremila unità. Qual è il bilancio su questo fronte nel 2019? E cosa prevede per il triennio 2019-2021 del business plan di Gruppo?
Come ho già detto, negli ultimi 10 anni tutte le nostre cooperative hanno aumentato il numero dei dipendenti. Ma nel 2019 e per tutto il 2020 tutto il nostro impegno è stato e sarà volto a offrire a quanti più dipendenti della rete ex Auchan possibile opportunità di inserimento nella nostra rete, sia nei punti vendita, sia nelle strutture di sede.

Avete dimostrato una grande sensibilità verso i temi della Sostenibilità mettendo in campo diverse azioni. Può citare le più significative?
La Sostenibilità è nel nostro DNA. Il nostro purpose “Persone oltre le cose” interpreta al meglio il sentimento della gente in questo momento storico. Per noi Sostenibilità è tutto ciò che consente di preservare l’ambiente in cui vivono le comunità che serviamo, anche attraverso la crescita della consapevolezza e dell’educazione delle persone. Abbiamo in corso attività per l’educazione dei più giovani nelle scuole, per la raccolta differenziata e la riduzione della plastica negli imballaggi, per la riduzione di CO2 nella logistica e nei trasporti e favorire la mobilità elettrica. Inoltre, interveniamo anche nella valorizzazione delle filiere produttive locali, nella riduzione dei composti chimici in agricoltura e per la tutela della dignità e dei diritti dei lavoratori.

Dott. Pugliese, lei è un osservatore privilegiato sulla realtà e sulle tendenze (“le lunghe derive”, per dirla con un’espressione del Censis con cui collaborate molto attivamente dando vita ad analisi, studi e ricerche di grande interesse e molto apprezzate) del sistema distributivo italiano. Facciamo un salto di dieci anni: come pensa che sarà, cosa sarà cresciuto e cosa invece sarà declinato? Quali sono i cambiamenti dietro l’angolo? E come, nello specifico, vede Conad tra 10 anni?
Non è possibile fare previsioni a così lungo termine: oggi tutto evolve in continuazione. Il nostro modello imprenditoriale interpreta bene una tendenza iniziata dieci anni fa e che ha messo in crisi i modelli di società a controllo centralizzato. Sta cambiando anche il mondo del discount: da una parte alcune insegne riducono la distanza dai distributori come noi, mentre altri sembrano andare verso una offerta a prezzi sempre più bassi e su una scelta modesta per ampiezza e qualità. Io credo che tra 10 anni le insegne che, come la nostra, mettono le persone, la sostenibilità e i territori al centro della loro attività, avranno rafforzato la loro posizione e saranno punti di riferimento importanti per le scelte dei consumatori anche con i loro prodotti a marchio. Stiamo assumendo un ruolo e una responsabilità importante, anche in vista dell’evoluzione che il commercio vivrà anche per la continua crescita delle piattaforme digitali. Ma sia che te la portino a casa, sia che tu la vada a fare in un negozio, la spesa alimentare avrà un ruolo più importante nella vita delle persone, perché aumenta la consapevolezza che “siamo quello che mangiamo”. Il retailer dovrà aiutare i produttori a fare meglio e gestire una pluralità di punti di acquisto per un consumatore sempre meglio informato. Lavoriamo per questo.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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