Coldiretti: ottant’anni di storia tra successi, cambiamenti e celebrazioni

- di: Barbara Leone
 
Ottant’anni di storia, impegno e successi a favore dell’agricoltura italiana. A festeggiarli, insieme alla Coldiretti, saranno questa mattina figure istituzionali di rilievo tra cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e Miriam Bonomi, figlia del fondatore. Un evento che rappresenta non solo un omaggio a questa storica associazione, ma anche un’occasione per ricostruire i capitoli fondamentali della storia agricola e sociale italiana attraverso le gesta di uno dei pilastri, se non il pilastro, dell'agricoltura e della vita economica e sociale del nostro Paese. Fondata il 30 ottobre 1944 da Paolo Bonomi, Coldiretti ha infatti da subito rappresentato un punto di riferimento per i contadini e gli agricoltori, che avevano bisogno di una voce forte e unitaria per tutelare i propri diritti.  Il momento storico è cruciale perchè l'Italia, devastata dalla Seconda Guerra Mondiale, si apprestava a ricostruire la propria identità e il proprio tessuto economico.

Coldiretti: ottant’anni di storia tra successi, cambiamenti e celebrazioni

In un contesto segnato dalla povertà e dall’instabilità politica, l’obiettivo iniziale dell’associazione era garantire la dignità e il benessere dei lavoratori agricoli, fornendo loro strumenti di difesa e promuovendo riforme strutturali. Sin dai primi anni, Coldiretti si impegnò a sostenere i piccoli agricoltori, rappresentando i loro interessi nelle discussioni politiche e legislative. Uno dei primi grandi successi fu la riforma agraria, che portò a una redistribuzione delle terre, dando la possibilità a molti contadini di diventare piccoli proprietari. Agricoltura ma non solo. Perché da sempre uno dei punti di forza dell’associazione è stato il suo impegno  anche per le conquiste sociali. Basti pensare che l’associazione ha lottato per l’introduzione delle pensioni per i contadini, una svolta epocale che ha permesso agli agricoltori e alle loro famiglie di avere una sicurezza economica al termine della loro carriera lavorativa. Parallelamente, ha promosso l’istituzione della mutua per le famiglie degli agricoltori, garantendo loro un sistema di protezione sanitaria. Risultati, questi, che rappresentano pietre miliari nella storia sociale del Paese, contribuendo a migliorare le condizioni di vita di milioni di persone che operavano nel settore agricolo, e rafforzando il legame tra Coldiretti e il tessuto sociale italiano.

Quando poi negli anni Cinquanta e Sessanta arrivò il boom economico, Coldiretti è riuscita a mantenere l'agricoltura al centro del dibattito politico, evitando che venisse messa in secondo piano rispetto all’industria. Negli anni Ottanta e Novanta, l’associazione si è trovata di fronte a nuove sfide legate alla globalizzazione e all’ingresso dell’Italia nella Comunità economica europea. Ed è stato proprio in questo periodo che l’associazione ha lanciato iniziative a sostegno del Made in Italy agricolo, combattendo contro le contraffazioni alimentari e promuovendo la valorizzazione delle eccellenze italiane. Uno dei cambiamenti più significativi promossi da Coldiretti è stata poi la possibilità, per gli agricoltori, di diversificare le proprie fonti di reddito. L’associazione ha aperto la strada alla vendita diretta dei prodotti agricoli, permettendo ai contadini di bypassare gli intermediari e offrire ai consumatori prodotti freschi e genuini a chilometro zero.

È nata così la rete di Campagna Amica, un successo straordinario che ha creato un legame diretto tra agricoltori e cittadini, basato sulla fiducia e sulla trasparenza. Parallelamente, Coldiretti ha sostenuto lo sviluppo dell’agriturismo, consentendo agli agricoltori di trasformare le loro aziende in strutture ricettive e offrire esperienze uniche legate alla vita rurale e alla tradizione italiana. Questo ha permesso di valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale e naturale del Paese, creando un modello di turismo sostenibile che ha riscosso grande successo sia in Italia che all’estero. Negli ultimi anni, Coldiretti ha posto un forte accento sulla sostenibilità ambientale e sulle nuove tecnologie. In un momento in cui il cambiamento climatico rappresenta una delle principali sfide globali, l’associazione ha promosso pratiche agricole più rispettose dell’ambiente, supportando la transizione verso un’agricoltura biologica e l’utilizzo di energie rinnovabili. Il tutto attraverso l’introduzione di tecnologie avanzate in agricoltura, come i sistemi di irrigazione intelligenti e l’agricoltura di precisione, contribuendo a rendere il settore più efficiente e competitivo. Questi sforzi sono stati fondamentali per garantire che l’agricoltura italiana rimanesse all’avanguardia in un contesto internazionale sempre più competitivo. In questi ottant’anni, insomma, Coldiretti è stata molto più di un’associazione di categoria: è stata un motore di cambiamento, un difensore dei diritti degli agricoltori e un promotore della sostenibilità. Oggi, con lo sguardo rivolto al futuro, Coldiretti continua a rappresentare un punto di riferimento per il settore agricolo, affrontando nuove sfide con lo stesso spirito che l’ha guidata fin dalle sue origini.

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