Venezia 2025: il giorno di Julia Roberts tra emozione e provocazione
Oggi 29 agosto 2025 resterà nella memoria della 82ᵃ Mostra del Cinema di Venezia come il giorno di Julia Roberts: la star americana approda per la prima volta al Lido con After the Hunt, thriller psicologico diretto da Luca Guadagnino, presentato fuori concorso. Un debutto tanto atteso quanto carico di stile e tensione cinematografica.
The film: trama e atmosfera inquietante
After the Hunt racconta la vicenda di Alma (Julia Roberts), stimata docente di filosofia a Yale che si trova ad affrontare un trauma nascosto quando una brillante studentessa, Maggie (Ayo Edebiri), accusa un collega – e suo caro amico – Henrik (Andrew Garfield) di molestie sessuali. Il film esplora in modo spietato i meccanismi della colpa, della verità e del potere negli atenei d’élite. Guadagnino, noto per opere che mettono a disagio (Bones and All, Challengers), firma questa ennesima riflessione sul disagio e le verità taciute.
La pellicola debutta oggi 29 agosto, proiettata nella Sala Grande, ed è destinata a raggiungere le sale statunitensi il 10 ottobre 2025, con distribuzione internazionale affidata a Sony dopo la fine del rapporto quadriennale di Amazon MGM con Warner Bros.
La moda come dichiarazione d’amore
Ma non solo cinema: l’arrivo di Julia a Venezia ha fatto scalpore per il suo “method dressing” ben calibrato. L’attrice ha scelto un outfit casual – bermuda neri, sneakers Superga e maxi occhiali da sole – coronato da un cardigan bianco con il volto di Guadagnino stampato, un omaggio visivo al regista e alla nuova collaborazione creativa.
Il contesto del festival e altri titoli in gara
La Mostra (27 agosto – 6 settembre 2025), aperta da La Grazia di Paolo Sorrentino e chiusa da Dog 51 di Cédric Jimenez, si conferma un evento potente, capace di mescolare star internazionali, grandi autori e forti tensioni globali, con il conflitto in Gaza al centro del dibattito, ma anche con una proposta cinematografica che guarda all’Oscar.
In concorso: Park Chan-wook, Donzelli e altri
Tra i titoli in gara spiccano:
- No Other Choice (Eojjeol suga eopda) di Park Chan-wook, una dark comedy-thriller feroce e tagliente sul licenziamento e la disperata lotta per trovare un lavoro, tratta dal romanzo The Ax di Donald E. Westlake. La narrazione potente segue Man-su, messo alla porta dopo 25 anni, che decide di eliminare la concorrenza… letteralmente.
- À pied d’œuvre (At Work) di Valérie Donzelli, che racconta con ironia e chiarezza la parabola di un fotografo di successo che sceglie di dedicarsi alla scrittura, finendo per abbracciare la precarietà con punte di umorismo autoironico.
Fuori concorso e documentari
Cover-Up, il documentario di Laura Poitras e Mark Obenhaus, fuori concorso, ripercorre la carriera del leggendario giornalista investigativo Seymour Hersh.
Agon, di Giulio Bertelli, debutta nella Settimana della Critica: narra le gare e le tensioni emotive di tre atlete, tra fioretto, tiro a segno e judo, impegnate nei fittizi Giochi Olimpici di Ludoj 2024.
Cinema, stile e impegno
Oggi è il giorno in cui Julia Roberts ha messo piede a Venezia, portando sullo schermo una realtà accademica disturbante e fuori concorso ma potente (After the Hunt), firmata da Luca Guadagnino. La sua presenza ha rappresentato un mix di thriller emotivo e colpo d’effetto sul red carpet, con l’ironica dichiarazione d’affetto su cardigan.
Il festival, nel frattempo, conferma la sua forza come palcoscenico globale, combinando grandi talenti (Guadagnino, Park, Donzelli), documentari investigativi e politicamente sensibili, e una considerevole tensione geopolitica alle spalle.