Completata la fusione per incorporazione di Cherry 106 in Banco delle Tre Venezie

- di: Daniele Minuti
 
È stata ufficialmente completata la fusione per incorporazione di Cherry 106 in Banco delle Tre Venezie, operazione definita dall’Atto di Fusione che è stato sottoscritto dalle parti: le rispettive assemblee degli azionisti, avevano dato approvazione al progetto lo scorso 14 settembre, dando l'ok alla sottoscrizione.

Completata la fusione di Cherry 106 in Banco delle Tre Venezie

La chiusura è l'ultimo atto di un processo iniziato nel giugno del 2020 e portato avanti lo scorso aprile tramite l'invio dell'istanza autorizzativa alla Banca d'Italia e alla Banca Centrale Europea, che hanno in seguito dato le rispettive autorizzazioni. Come spiegato nel comunicato, i preesistenti soci di Banco delle Tre Venezie detengono ora il 49% del capitale sociale mentre gli ex soci di Cherry 106 detengono ora il 51% del capitale sociale della Banca post fusione: il socio di maggioranza è anche il neo Amministratore delegato, Giovanni Bossi.

Gabriele Piccolo, Presidente di Banco delle Tre Venezie (nella foto con l'Ad Bossi), ha commentato: "È stato compiuto un passo molto importante per il futuro del Banco delle Tre Venezie. Sono stato uno dei promotori e soci fondatori di questa realtà, nata nel 2008, che ha attraversato indenne le fasi più difficili della crisi economica, tanto che delle 16 banche Spa e Popolari presenti sul territorio veneto nel 2010, BTV è rimasta, nel 2019, una delle 5 sopravvissute. Con questa operazione, che preserva le competenze maturate e il personale, puntiamo a implementare nuovi modelli di business che, uniti a un elevato contenuto tecnologico, assicureranno una seconda vita a BTV in grado di generare un importante incremento di valore per gli azionisti e per il territorio. In questo momento voglio ringraziare tutte le risorse della Banca, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale e tutti i Soci che si sono impegnati per raggiungere questo importante obiettivo".

Giovanni Bossi ha aggiunto: "Con la fusione si prefigura la nascita di un operatore altamente specializzato ed innovativo sia per modello di business sia per dotazione tecnologica, con una forte attenzione ai temi di tutela ambientale ed in generale a tutto l’ambito ESG. L’obiettivo è proseguire l’attività bancaria di supporto alle imprese e agli imprenditori del Triveneto, ampliando l’attività con il supporto della digitalizzazione dei processi e l’intervento in settori che necessitano di un operatore rapido nell’intercettare i bisogni del mercato, in grado di offrire qualità, velocità di risposta e servizio personalizzato. Sarà data particolare attenzione ai clienti privati nella gestione dei loro patrimoni, con focus sull’innovazione di prodotto e servizio. Centrale anche l’attività di acquisto e gestione di portafogli di crediti deteriorati, concentrando gli investimenti sul segmento unsecured, corporate e retail/consumer e su segmenti di portafoglio più difficili da trattare; attraverso un intensivo utilizzo della tecnologia, infine, si punterà ad aumentare la base clienti, diversificare le fonti di raccolta e fornire servizi di investimento innovativi".
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