Calano i prezzi del petrolio dopo annuncio OPEC+ su riduzioni volontarie alla produzione

- di: Redazione
 
In discesa i prezzi del petrolio dopo che i Paesi che fanno parte dell'OPEC+ hanno esteso le riduzioni volontarie della produzione fino al secondo trimestre. La decisione viene interpretata come un tentativo di stabilizzare i mercati del greggio nel breve periodo. Della decisione ha subito risentito il Brent, la cui quotazione è scesa dello 0,05% a 83,52 dollari al barile, mentre i futures statunitensi West Texas Intermediate sono scesi dello 0,19% a 79,82 dollari al barile.

Calano i prezzi del petrolio dopo annuncio OPEC+ su riduzioni volontarie alla produzione

Secondo l'annuncio dei Paesi che fanno parte del cartello, i tagli volontari alla produzione di 2,2 milioni di barili al giorno previsti per il primo trimestre di quest’anno proseguiranno anche nel secondo.
Il maggiore estrattore, l’Arabia Saudita, ha ufficializzato che continuerà a tagliare la produzione giornaliera di milione di barili fino alla fine del secondo trimestre (portandola, quindi, a circa 9 milioni di barili al giorno).

La Russia, un membro importante dell’OPEC+, ridurrà la produzione e le esportazioni di un totale di 471.000 barili al giorno fino alla fine di giugno. Anche altri produttori chiave, l’Iraq e gli Emirati Arabi Uniti, estenderanno i loro tagli volontari alla produzione rispettivamente di 220.000 barili al giorno e 163.000 barili al giorno, fino alla fine del secondo trimestre.

Appare chiaro che il prolungamento del periodo di riduzione della produzione è una conferma che i Paesi estrattori vogliono che il prezzo del petrolio, nel secondo trimestre, non scenda sotto la soglia di 80 dollari al barile. Dall’inizio dell’anno i prezzi del petrolio oscillano in un range ristretto tra 75 e 85 dollari al barile, nonostante le turbolenze geopolitiche internazionali.
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