Colazione sempre più cara: caffè e cacao da record, zucchero giù
- di: Marta Giannoni
L’aumento dei prezzi rivoluziona le abitudini mattutine
Il caffè, il cacao e il latte, pilastri della colazione tradizionale, sono sempre più costosi, mentre lo zucchero si distingue come unica eccezione in un panorama di rincari. I cambiamenti climatici, la geopolitica e l’espansione della domanda mondiale stanno trasformando i mercati delle materie prime alimentari, con effetti profondi sui consumi quotidiani.
Il caffè: tra siccità, geopolitica e nuove regolamentazioni
La tazzina di caffè, simbolo del risveglio italiano, è diventata un lusso sempre più costoso. A novembre, i prezzi dei contratti “futures” sulla varietà Robusta hanno raggiunto i massimi degli ultimi cinquant’anni, superando i 5.500 dollari a tonnellata. L’Arabica, varietà più pregiata, ha visto un aumento del 70% nel 2024.
Le cause principali sono climatiche: il fenomeno El Niño ha portato siccità prolungate in Brasile e Vietnam, i due maggiori produttori mondiali, e piogge estreme in alcune regioni. “Le condizioni meteorologiche estreme stanno riducendo la resa delle piantagioni, con effetti diretti sui prezzi”, ha dichiarato Eduardo Silva, analista di mercato agricolo a San Paolo.
Anche la geopolitica contribuisce al rialzo: i produttori europei devono far fronte al nuovo regolamento dell’Ue sulla deforestazione, che entrerà in vigore nel dicembre 2025. Il regolamento bloccherà la vendita di caffè coltivato su terreni deforestati, spingendo i torrefattori ad accumulare scorte. Nel frattempo, negli Stati Uniti, la prospettiva di nuovi dazi sull’importazione, annunciati da Donald Trump, ha fatto crescere le speculazioni sui prezzi.
Il cacao: un bene più prezioso dell’oro
Il cacao ha superato tutte le aspettative nel 2024, con un aumento del 132% delle sue quotazioni, facendo meglio persino del Bitcoin. La produzione è calata drasticamente del 13%, principalmente a causa del virus del germoglio gonfio (Cssv) che sta devastando le piantagioni in Costa d’Avorio e Ghana, responsabili di oltre la metà della produzione mondiale.
“Stiamo cercando soluzioni innovative, come il cacao coltivato in laboratorio, per far fronte alla crescente domanda di cioccolato”, ha affermato Jean-Luc Touré, esperto di agroalimentare presso l’Université de Paris. Tuttavia, le alternative non sono ancora sufficienti per compensare il calo dell’offerta.
Il latte e il succo d’arancia: rincari inarrestabili
Anche il latte e il succo d’arancia stanno diventando beni di lusso. Il Brasile, principale produttore di succo d’arancia, ha subito un aumento dei costi di oltre il 60% a causa delle condizioni climatiche avverse. Nel settore lattiero-caseario, la crescente domanda asiatica e la riduzione delle forniture in Europa orientale stanno facendo lievitare i prezzi.
Lo zucchero: un raro spiraglio di sollievo
In controtendenza, lo zucchero ha registrato una riduzione dei prezzi nel 2024: il grezzo è sceso del 10% e il raffinato del 16%. La maggiore produzione in Brasile e il deprezzamento del real brasiliano rispetto al dollaro sono tra le cause principali. Inoltre, una stagione favorevole in India e Thailandia ha contribuito a bilanciare il mercato.
Secondo un rapporto della Fao, “questa diminuzione potrebbe essere temporanea, ma riflette l’andamento di una domanda in calo nei Paesi occidentali”. Tuttavia, i consumi globali non mostrano segni di rallentamento significativo.
Le prospettive per il 2025
Con il proseguire degli effetti del cambiamento climatico e le incertezze geopolitiche, gli esperti prevedono che i prezzi di molte materie prime alimentari resteranno elevati. Per i consumatori, la sfida sarà adattarsi a questa nuova realtà, magari riscoprendo alternative locali o riducendo gli sprechi. Come sottolinea Laura Rossi, nutrizionista del Crea: “La colazione è fondamentale per iniziare bene la giornata, ma è anche un momento in cui possiamo fare scelte più consapevoli, sia per il portafoglio che per l’ambiente”.