Borse: Wall Street scende dopo i timori di una nuova stretta della Fed sui tassi

- di: Redazione
 
I timori che la Federal Reserve prosegua nella sua politica di innalzamento dei tassi di interesse, per cercare di mettere sotto controllo l'inflazione negli Stati Uniti, ieri ha spinto in terreno negativo Wall Street, condizionando anche le contrattazioni di oggi sui mercati asiatici, dove Shanghai è diminuita, mentre Tokyo e Hong Kong sono avanzate.

Borse: Wall Street scende dopo i timori sulla Fed

Ieri l'indice di riferimento S&P 500 di Wall Street ha perso lo 0,3%, sull'ipotesi - ventilata da un funzionario della Fed - che la banca centrale degli Stati Uniti potrebbe aver bisogno di aumentare il suo tasso di prestito chiave fino a quasi il doppio del suo livello già elevato per frenare gli aumenti dei prezzi. Una doccia fredda sugli investitori che, pur nella consapevolezza che i tassi avrebbero potuto essere mantenuti alti per un lungo periodo, speravano che i segnali di rallentamento dell'attività economica potessero indurre la Fed a rivedere da quei piani. Lo Shanghai Composite Index ha perso lo 0,2% a 3.110,28, mentre il Nikkei 225 di Tokyo è avanzato dello 0,2% a 27.978,06. L'Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato l'1% a 18.217,09. Il Kospi di Seul è salito dello 0,6% a 2.457,89 e l'S &P-ASX 200 di Sydney ha guadagnato lo 0,2% a 7.153,20. Nuova Zelanda, Jakarta e Bangkok hanno guadagnato mentre Singapore è scesa.

A Wall Street, l'S &P 500 è sceso a 3.946,56. Il Dow Jones Industrial Average è sceso di meno dello 0,1% a 33.546,32. Il composito Nasdaq ha chiuso in ribasso dello 0,3% a 11.144,96.
Gli investitori si preoccupano anche dell'impatto della guerra della Russia contro l'Ucraina, che ha fatto salire i prezzi del petrolio, del grano e di altre materie prime, e dell'aumento dei controlli antivirus in Cina.
Nei mercati dell'energia, il greggio USA di riferimento è salito di 89 centesimi a 82,53 dollari al barile nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il Brent, la base dei prezzi per il commercio internazionale di petrolio, ha guadagnato 64 centesimi a 90,42 dollari al barile a Londra.
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