Borse: forti perdite sui mercati asiatici dopo l'acquisizione di Credit Suisse da parte UBS

- di: Redazione
 
I mercati azionari asiatici hanno registrato pesanti perdite, a conclusione delle odierne contrattazioni, dopo che le autorità svizzere hanno ufficializzato ieri il salvataggio di Credit Suisse da parte di UBS, tra i timori di una crisi bancaria globale in vista della riunione della Federal Reserve per decidere su ulteriori possibili aumenti dei tassi di interesse.
Le autorità elvetiche hanno annunciato che UBS acquisirà la banca rivale, per quasi 3,25 miliardi di dollari dopo che un piano per il prestatore in difficoltà di prendere in prestito fino a 54 miliardi di dollari dalla banca centrale svizzera non è riuscito a rassicurare investitori e clienti.

Borse: forti perdite sui mercati asiatici dopo l'acquisizione di Credit Suisse da parte UBS

Le banche centrali hanno annunciato sforzi coordinati per stabilizzare i creditori, inclusa una struttura per prendere in prestito dollari USA se necessario. Gli investitori temono che le banche stiano crollando sotto la tensione di aumenti dei tassi inaspettatamente rapidi e consistenti nell'ultimo anno, una misura adottata per raffreddare l'attività economica e, quindi, frenare l'inflazione. Questo ha causato la caduta dei prezzi delle obbligazioni, aumentando le preoccupazioni per la tenuta complessiva del settore.

L'Hang Seng di Hong Kong, in chiusura di contrattazioni, oggi ha perso il 2,8% a 18.967,52 e il Nikkei 225 di Tokyo è arretrato dell'1,2% a 26.990,25. L'indice Shanghai Composite ha perso meno dello 0,1% a 3.247,41. Il Kospi di Seoul è sceso dello 0,6% a 2.382,03, mentre l'indiano Sensex ha finito la giornata in terreno negativo, lasciando l'1,1% a 57.341,79. In contrazione anche l'S &P-ASX 200 di Sydney, che ha chiuso a - l'1,4% a 6.900,00. Anche i mercati neozelandesi e del sud-est asiatico sono diminuiti.
Sul fronte bancario statunitense, i regolatori statunitensi hanno cercato di lanciare forti segnali di rassicurazione, con la Federal Reserve ha reso noto di avere dato in prestito agli istituti circa 300 miliardi nella settimana fino a giovedì.

Separatamente, la New York Community Bank - secondo la comunicazione di ieri della Federal Deposit Insurance Corp.- ha accettato di acquistare una parte significativa della fallita Signature Bank in un accordo da 2,7 miliardi di dollari. La FDIC ha affermato che 60 miliardi di dollari di prestiti della Signature Bank rimarranno in amministrazione controllata e dovrebbero essere venduti in tempo.
Intanto le azioni della First Republic Bank sono crollate di quasi il 33%, portando il crollo settimanale al 71,8%.
Il Dow Jones Industrial Average ha perso l'1,2% a 31.861,98. Il Nasdaq composito è sceso dello 0,7% a 11.630,51.
Nei mercati dell'energia, il greggio USA di riferimento è sceso di 55 cent a 66,19 dollari nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange, mentre il Brent è sceso di 65 centesimi a 72,32 dollari al barile a Londra.
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