I mercati asiatici hanno chiuso la giornata con un andamento prevalentemente positivo, trainati da una serie di fattori economici e geopolitici che hanno rassicurato gli investitori. Tokyo ha fatto da apripista, seguita da Mumbai e altre piazze finanziarie della regione.
Tokyo: Il Nikkei vola oltre i 37.500 punti
La Borsa di Tokyo ha registrato un aumento dell’1,22%, portando il Nikkei 225 a chiudere a 37.506,9 punti. Questo risultato riflette l’ottimismo degli investitori dopo le ultime dichiarazioni del Governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, che ha confermato una politica monetaria accomodante per sostenere la crescita economica. “Il nostro obiettivo rimane quello di stabilizzare l’inflazione senza compromettere la ripresa,” ha dichiarato Ueda in una conferenza stampa.
Mumbai: Sensex in crescita nonostante tensioni geopolitiche
Anche la Borsa di Mumbai ha chiuso in territorio positivo, con il Sensex che ha guadagnato lo 0,89%, raggiungendo i 62.450 punti. Nonostante le tensioni geopolitiche nella regione, gli investitori hanno reagito positivamente ai dati macroeconomici recenti, che mostrano una crescita del Pil indiano del 6,8% nell’ultimo trimestre. “Il mercato indiano dimostra resilienza, anche grazie alle riforme strutturali avviate dal governo,” ha commentato Rakesh Jhunjhunwala, noto investitore indiano, in un’intervista rilasciata a CNBC India.
Andamento delle altre Borse asiatiche
• Shanghai: Lo Shanghai Composite è salito dello 0,75%, chiudendo a 3.280 punti, sostenuto dal settore tecnologico e dalle politiche di stimolo del governo cinese.
• Hong Kong: L’Hang Seng Index ha guadagnato l’1,10%, raggiungendo i 19.200 punti, grazie al rally delle azioni finanziarie.
• Seoul: Il KOSPI è cresciuto dello 0,68%, chiudendo a 2.750 punti, con un forte contributo del settore automobilistico.
• Sydney: L’ASX 200 ha registrato un aumento dello 0,55%, chiudendo a 7.400 punti, trainato dal settore minerario.
Valute e materie prime
Sul fronte valutario, lo yen giapponese si è leggermente indebolito rispetto al dollaro USA, scambiandosi a 148,50 yen per dollaro. Il rupia indiana, invece, ha mantenuto una posizione stabile, con un tasso di cambio di 82,50 rupie per dollaro.
Per quanto riguarda le materie prime, l’oro ha registrato un leggero calo, scambiandosi a 1.980 dollari l’oncia, mentre il petrolio Brent è salito a 85 dollari al barile, sostenuto dalle tensioni in Medio Oriente.
Gli analisti
Gli analisti rimangono cauti ma ottimisti riguardo al futuro dei mercati asiatici. “La combinazione di politiche monetarie accomodanti e una ripresa globale potrebbe continuare a sostenere i mercati nei prossimi mesi,” ha affermato Linda Lim, economista di Standard Chartered, in un’intervista rilasciata a Bloomberg.