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Piazza Affari in rosso, tra cautela e timori: le Borse europee frenano

- di: Matteo Borrelli
 
Piazza Affari in rosso, tra cautela e timori: le Borse europee frenano
Mentre il sole splende su Milano, Piazza Affari non riesce a trovare la spinta giusta e chiude la seduta in territorio negativo, trascinata da un clima di incertezza che avvolge i mercati europei. Il FTSE MIB cede lo 0,28%, riflettendo una giornata senza grandi slanci, mentre lo spread BTP-Bund rimane stabile a +106 punti base, con il rendimento del decennale italiano fermo al 3,82%.

L’Europa divisa: Londra resiste, Francoforte e Parigi arretrano

Non tutte le Borse europee seguono lo stesso ritmo. Londra (FTSE 100) fa eccezione e, grazie a un +0,48%, si distingue in positivo, mentre Francoforte (DAX, -0,54%) e Parigi (CAC 40, -0,41%) arrancano. L’euro, quasi invariato contro il dollaro (-0,02%), non fornisce grandi stimoli, mentre il petrolio (WTI) guadagna terreno (+1,39%), toccando i 69,96 dollari al barile, forse in attesa dei prossimi movimenti geopolitici.

Milano: chi sale e chi precipita
Tra i grandi nomi del FTSE MIB, spiccano alcune performance contrastanti:
Brunello Cucinelli (+2,41%) e Saipem (+1,97%) brillano, dimostrando resilienza.
Prysmian (-5,04%) crolla, diventando il peggior titolo dell’indice, seguito da Banco BPM (-4,25%), che risente delle tensioni sul settore bancario.
Anche STMicroelectronics (-2,69%) e Ferrari (-1,85%) non riescono a invertire la rotta, deludendo gli investitori.
Nel Mid Cap, invece, la volatilità regna sovrana:
Danieli (+7,00%) vola, insieme a Technogym (+6,10%) e Juventus (+5,40%), che stupiscono con rimonte significative.
GVS (-4,14%) e RCS (-3,30%), invece, faticano, trascinati da vendite decise.

Cosa sta frenando i mercati?
L’atmosfera rimane prudente, con l’S&P 500 in calo (-0,34%) che influisce sul sentiment globale. Gli investitori sembrano in attesa di nuovi catalizzatori, che potrebbero arrivare dai prossimi dati macroeconomici o dalle dichiarazioni delle banche centrali. Intanto, l’oro rimane stabile (3.018,1 dollari/oncia), segno che la ricerca di protezione non è ancora tramontata.

In sintesi, una giornata senza scossoni ma con più ombre che luci, dove la selettività fa da padrona. I trader dovranno tenere d’occhio le prossime mosse delle Banche Centrali e l’andamento delle materie prime per capire se questo stallo si trasformerà in una nuova fase di trend.

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