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Borse: Europa si rafforza a meta' seduta, a Milano (+0,7%) guidano le banche

- di: RCor
 
Imboccano la via dei rialzi le Borse europee a meta' seduta dopo una prima parte della mattinata in cerca di direzione. In progresso Milano (+0,7%), come Parigi (+0,5%), Madrid (+0,65%), Francoforte (+1,2%) e Londra (+0,3%). A scandire il ritmo della seduta e' l'ondata di trimestrali che interessa il Vecchio Continente, cosi' come Wall Street. Si attendono in particolare i conti di Lvmh, considerata cartina tornasole del settore del lusso che ha recentemente mostrato segnali di debolezza nella domanda. A Piazza Affari ben impostato il comparto bancario con Mediobanca (+1,7%) capofila, seguita da Intesa (+1,1%). Bene anche le utility, in particolare Terna (+1,2%) che incassa il plauso degli analisti di Santander che include la societa' tra i titoli preferiti per la combinazione tra basso profilo di rischio e rendimenti attrattivi, con raccomandazione Outperform sul titolo e target price a 9 euro. Da segnalare anche Italgas (+0,66%), di cui Banca Akros sottolinea la buona visibilita' su ricavi, flussi di cassa e dividendi, con raccomandazione Buy sul titolo e target price a 6 euro. Consolida il rialzo Eni (+0,8%) grazie all'accordo temporaneo di esclusiva con Kkr per la possibile cessione di una quota di Enilive. Recupera il comparto auto trainato dai conti superiori alle attese di General Motors, mentre nella notte e' attesa anche la trimestrale di Tesla: in rialzo Stellantis (+1%) e Ferrari (+0,9%). Scivola in coda St (-1,2%) che accusa la frenata di Nxp Semiconductors dopo i conti e le guidance per il terzo trimestre sotto le previsioni. Debole anche Leonardo (-1%) in scia al tonfo di Thales (-4,8%) a Parigi che prevede un margine di profitto negativo nel settore spaziale a causa del calo della domanda. Sul valutario, l'euro scivola a 1,0862 dollari. Il cross tra la moneta unica e lo yen giapponese vale 169,58, mentre quello tra dollaro e yen e' stabile a 156,12. In lieve calo il prezzo del petrolio, con il Brent settembre a 82,1 dollari al barile (-0,3%) e il Wti di pari scadenza a 78,1 dollari (-0,3%). Debole anche il prezzo del gas naturale scambiato ad Amsterdam che viaggia intorno ai 31,4 euro al megawattora (-1,4%).
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