Borsa: Europa frena a meta' seduta con Ue cauta su Pil, a Milano (-0,1%) corre Generali
- di: RCor
Alla soglia di meta' giornata cautela e' la parola d'ordine delle Borse europee, che procedono tra alti e bassi, mentre si attende l'apertura di Wall Street con i future che preannunciano un avvio in calo per la Borsa americana. Milano cede lo 0,16%, Parigi lo 0,17%, Francoforte lo 0,21%. Londra e' sulla parita' e Madrid sale dello 0,9%. A frenare gli indici, che stavano cercando di trovare spunti positivi, sono le previsioni di crescita della Commissione europea, limate al ribasso per vari Paesi, tra cui l'Italia (atteso ora +0,7% nel 2024 e +1% nel 2025) e con la Germania attesa in recessione anche quest'anno. Intanto, mentre il presidente eletto americano Donald Trump prosegue nella composizione della sua squadra di Governo (non senza polemiche, viste le scelte considerate di rottura, come quella del no vax Robert Kennedy Jr alla sanita'), l'attenzione torna sulla politica monetaria, dopo che il numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, ha detto che la Banca centrale americana non ha alcuna fretta di tagliare i tassi. Per quanto riguarda i titoli, continua la cavalcata di Generali (+4,3%) dopo i conti apprezzati dagli analisti, con Mediobanca (+2,7%), principale azionista, che segue a ruota. Sale anche Iveco (+2,7%) e viaggiano di buon passo i petroliferi (Saipem +1,9%, Eni +0,93% e Tenaris +0,8%), sebbene il greggio viaggi in ribasso, ma recuperando terreno rispetto alle ore precedenti (Wti -0,29% a 68,5 dollari al barile, Brent -0,34% a 72,3 dollari). La peggiore e' Interpump (-3,3%), che alla vigilia ha comunicato risultati con profitti e ricavi in discesa, e scende anche St (-2%), che risente, come tutto il comparto chip, della debacle di Applied Materials (-8,4% nel premercato a Wall Street). Sul valutario, l'elezione di Trump continua a sostenere il biglietto verde, con l'euro che scivola sotto 1,06 e passa di mano a 1,057 dollari (1,0558 in avvio, da 1,0629 ieri in chiusura). Il dollaro/yen a 155,47 (da 155,93 e 156,04 ieri) e l'euro/yen a 164,4 (164,581 in avvio, da 164,71). Il bitcoin, dopo il rallentamento delle ore precedenti, ritrova la soglia dei 90.000 dollari a 90.170. L'oro e' in lieve calo a 2.574 dollari l'oncia (2.569 dollari il contratto spot) e va verso la settimana peggiore in oltre tre anni. Il gas naturale scambiato ad Amsterdam e' in calo dello 0,7% a 45,86 euro al megawattora. Infine, lo spread e' in calo a 119 punti mentre il rendimento scende al 3,53%.