Mercati asiatici in rialzo tra stimoli cinesi e attese per la BoJ
- di: Matteo Borrelli
Le borse asiatiche hanno mostrato un andamento misto, con alcuni mercati trainati dagli stimoli annunciati dal governo cinese e altri caratterizzati da cautela in attesa della riunione della Banca del Giappone (BoJ), prevista per domani.
Andamento delle principali borse asiatiche
• Tokyo: La Borsa di Tokyo si è distinta per la sua crescita, con il Nikkei 225 che ha registrato un aumento dello 0,79%, chiudendo a 39.958,87 punti. Il listino è stato trainato dai titoli tecnologici, come SoftBank e Sony, spinti dall’ottimismo sulle prospettive globali dell’intelligenza artificiale. Il Topix, che include un paniere più ampio di titoli, è cresciuto dello 0,64% a 2.362,15 punti.
• Hong Kong: L’Hang Seng Index ha segnato un rialzo più moderato, chiudendo in crescita dello 0,1% a 19.790,14 punti. Le performance dei settori tecnologico e finanziario hanno compensato le perdite nei titoli immobiliari, appesantiti dai timori per l’indebitamento delle grandi società del settore.
• Shanghai e Shenzhen: La Borsa di Shanghai ha registrato un progresso dello 0,44%, attestandosi a 3.256,15 punti, mentre l’indice SZSE Component di Shenzhen è cresciuto dello 0,75%, raggiungendo i 1.930,57 punti. I mercati cinesi hanno beneficiato dell’annuncio di nuovi stimoli economici mirati a sostenere la crescita interna e rafforzare il mercato immobiliare.
• Mumbai: L’indice S&P BSE Sensex di Mumbai ha chiuso in leggero calo, fermandosi a 75.838,36 punti, penalizzato dalla debolezza dei settori energetico e bancario.
• Seoul: La Borsa di Seul ha registrato una flessione, con il Kospi che ha chiuso in ribasso dello 0,8% a 2.526,98 punti, trascinato dalla debolezza dei titoli tecnologici e automobilistici.
Valute e materie prime
• Valute: Sul fronte valutario, lo yen giapponese continua a indebolirsi, con il dollaro scambiato a 156,50 yen e l’euro a 162,80 yen. Gli investitori attendono con interesse la riunione della BoJ, che potrebbe portare a modifiche nella politica monetaria.
• Petrolio: Il prezzo del greggio ha registrato una lieve flessione. Il WTI è sceso di 21 centesimi, attestandosi a 75,23 dollari al barile, mentre il Brent ha perso 27 centesimi, chiudendo a 76,40 dollari al barile.
• Oro: L’oro è rimasto stabile, con il prezzo spot fermo a 1.935 dollari l’oncia, sostenuto dalla domanda di beni rifugio in un contesto di incertezza economica.
Dichiarazioni e attese per le decisioni della Boj
Wu Qing, presidente della China Securities Regulatory Commission, ha dichiarato: “Le misure adottate dal governo mirano a sostenere la fiducia degli investitori e garantire la stabilità del mercato”.
Gli analisti attendono l’esito della riunione della Banca del Giappone, con particolare attenzione alle eventuali modifiche alla politica di controllo della curva dei rendimenti, che potrebbe avere un impatto significativo sullo yen e sui mercati asiatici.