Mercati asiatici in chiaroscuro senza il "faro" di Tokyo
- di: Matteo Borrelli
Sessione contrastata per le borse asiatiche, con Tokyo chiusa per festività e gli investitori che monitorano attentamente le dinamiche politiche e le dichiarazioni delle banche centrali. Il listino di Seoul ha brillato con un rialzo dell’1,79%, nonostante la turbolenza politica legata alla messa sotto accusa del presidente Yoon Suk Yeol. L’annuncio di misure economiche per attrarre investimenti esteri ha alimentato il sentiment positivo tra gli operatori.
D’altro canto, i mercati cinesi hanno chiuso in deciso ribasso. L’indice di Shanghai ha perso l’1,60%, mentre Shenzhen è sceso dell’1,91%, complice l’incertezza economica nonostante le rassicurazioni della Banca Popolare Cinese su futuri tagli dei tassi di interesse. Hong Kong ha segnato un rialzo dello 0,46%, mentre Sydney (+0,55%) ha beneficiato del buon andamento dei titoli minerari. Mumbai ha registrato un calo dello 0,54%.
Valute stabili, leggera pressione sull’euro
Sui mercati valutari, l’euro ha mostrato variazioni contenute. Contro il dollaro è stato scambiato a 1,0277 (+0,12%), mentre ha registrato una flessione dello 0,11% nei confronti dello yen, attestandosi a 161,5400. Stabile anche l’euro contro il dollaro hongkonghese (+0,14%) e la valuta cinese (+0,12%). Il rendimento dei titoli di Stato decennali giapponesi e cinesi si è mantenuto rispettivamente a 1,09% e 1,61%.
Petrolio stabile, margini di crescita limitati
Nel mercato delle materie prime, i prezzi del petrolio sono rimasti pressoché invariati. Il WTI con consegna a febbraio è stato scambiato a 73,17 dollari al barile (+0,05%), mentre il Brent per marzo ha segnato un leggero rialzo dello 0,03%, raggiungendo i 75,95 dollari al barile. I dati riflettono un mercato in attesa di nuovi sviluppi economici e geopolitici.
Chiusura negativa per Wall Street
Wall Street ha concluso la sessione precedente in territorio negativo. Il Dow Jones è sceso dello 0,56%, mentre l’S&P 500 ha ceduto lo 0,74%. Anche il Nasdaq ha chiuso in ribasso dell’1,03%, penalizzato dal calo delle azioni tecnologiche. Gli investitori restano cauti in vista della pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve e dell’inizio della stagione degli utili trimestrali.