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I mercati asiatici in rialzo mentre si attende la Fed: Tokyo e Sidney spingono i listini

- di: Matteo Borrelli
 
I mercati asiatici in rialzo mentre si attende la Fed: Tokyo e Sidney spingono i listini
Le borse asiatiche hanno registrato una tendenza generale positiva nelle ultime ore, con Tokyo che ha visto un significativo rialzo, mentre le piazze cinesi e coreane sono rimaste inattive a causa delle festività legate al Capodanno cinese. Il clima di incertezza è ancora vivo tra gli investitori, che restano concentrati su due temi principali: le decisioni future della Federal Reserve e i bilanci delle principali aziende statunitensi.

Il Nikkei 225 in crescita, Tokyo protagonista
A Tokyo, l’indice Nikkei 225 ha guadagnato circa l’1%, chiudendo la giornata con un buon risultato. Gli operatori giapponesi sono stati supportati dalla crescente speranza che la Fed non proceda con nuovi aumenti dei tassi di interesse, almeno nel breve periodo, dopo la serie di rialzi aggressivi dello scorso anno. La politica monetaria più stabile potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per le azioni giapponesi, soprattutto dopo una fase di rallentamento delle economie globali.

Sidney e Singapore su traiettorie diverse
La Borsa di Sidney ha visto una salita dello 0,5%, supportata da un rimbalzo in alcuni settori tecnologici e delle materie prime, che hanno attirato gli investitori alla ricerca di titoli più sicuri e con una buona prospettiva di crescita. Al contrario, Singapore ha chiuso sostanzialmente piatta, con movimenti moderati che rispecchiano l’incertezza dei mercati globali. Gli investitori sono in attesa di nuove indicazioni dalle autorità monetarie internazionali e da alcuni grandi risultati societari.

Capodanno cinese: le borse di Shanghai, Shenzhen e Seul ferme

La chiusura delle borse di Shanghai e Shenzhen, a causa delle festività per il Capodanno cinese, ha contribuito a limitare l’energia complessiva dei mercati asiatici. Anche la Corea del Sud ha visto i propri listini fermarsi per la stessa ragione, lasciando l’Asia orientale priva di alcuni degli indicatori più influenti della regione.
Nonostante questa pausa, gli analisti si attendono una ripresa delle attività nella settimana seguente, con il ritorno degli investitori che monitoreranno da vicino gli sviluppi economici in Cina, soprattutto in relazione alla politica di stimolo del governo e alle sue implicazioni per i mercati internazionali.

Il focus sul dollaro e le valute asiatiche
Dal punto di vista delle valute, il dollaro statunitense è stato relativamente stabile nelle ultime 24 ore, con gli investitori che si preparano per la riunione della Federal Reserve del mese prossimo. Le previsioni sono per una pausa nei rialzi dei tassi, una decisione che potrebbe contribuire a mantenere il dollaro forte, ma non in modo aggressivo. Le principali valute asiatiche, tra cui lo yen giapponese, il won sudcoreano e il dollaro di Hong Kong, hanno mostrato pochi cambiamenti significativi, segno di attesa rispetto a decisioni macroeconomiche imminenti.

Le materie prime e l’oro: la situazione attuale
Sul fronte delle materie prime, il mercato dell’oro ha visto un lieve aumento, con i prezzi che sono saliti a circa 1.950 dollari per oncia, mentre il petrolio ha mostrato una leggera flessione, scendendo sotto i 85 dollari al barile a causa della crescente preoccupazione per la domanda globale. Le dinamiche tra domanda e offerta nel settore energetico rimangono un tema caldo, con le incertezze geopolitiche e le fluttuazioni economiche che tengono i mercati su un filo.

Le attese per l’Europa e l’America
Gli operatori restano in attesa dei futuri sviluppi che potrebbero caratterizzare anche l’apertura dei mercati europei, con i futures che indicano un avvio incerto per la sessione di oggi. Le aspettative riguardo alla politica monetaria della Fed saranno al centro del dibattito, soprattutto alla luce dei recenti commenti di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, che ha sottolineato l’importanza di monitorare attentamente i segnali di rallentamento economico senza prendere decisioni precipitose.
Infine, gli investitori sono anche focalizzati sui risultati finanziari delle grandi aziende statunitensi, che potrebbero fornire indicazioni sullo stato di salute dell’economia globale.

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