Borse: i mercati asiatici beneficiano dei segnali economici da Usa e Cina

- di: Redazione
 
La giornata per le borse si è chiusa positivamente per i mercati asiatici, grazie ai forti segnali economici provenienti da Stati Uniti e Cina.
I benchmark sono aumentati nelle contrattazioni mattutine in Giappone, Cina e Australia, mentre le azioni sono leggermente scese in Corea del Sud. Il benchmark giapponese Nikkei 225 ha guadagnato lo 0,8% negli scambi mattutini a 29.101,33. L'S &P/ASX 200 australiano è aumentato di quasi lo 0,1% a 7.109,50. Il Kospi della Corea del Sud ha perso lo 0,5% a 2.521,84. L'Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,5% a 19.932,34, mentre lo Shanghai Composite è salito dello 0,2% a 3.284,14.

Le borse asiatiche corrono grazie ai buoni segnali dalla Cina e dagli Stati Uniti

In Nuova Zelanda, la banca centrale ha alzato il tasso di interesse di riferimento dal 2,5% al 3%, come strumento di contrasto dell'inflazione. La Reserve Bank of New Zealand ha affermato che la spesa interna è rimasta resiliente di fronte a venti contrari locali e globali e l'occupazione è stata robusta. Il calo dei prezzi del petrolio aveva dato un po' di sollievo dall'inflazione, ha affermato la banca che ha motivato la sua politica di rigore sui tassi sino a quando la spirale dei prezzi non tornerà nel suo range-obiettivo, dall'1% al 3%.
Wall Street ha chiuso una giornata di scambi instabile con un finale per lo più in crescita, che si aggiunge alla recente serie di guadagni del mercato.

L'S &P 500 è salito dello 0,2%, il suo terzo guadagno consecutivo, aggiungendo 8,06 punti a 4.305,20. Il Dow ha guadagnato 239,57 punti, ovvero lo 0,7%, a 34.152,01. Il Nasdaq è sceso di 25,50 punti, ovvero dello 0,2%, a 13.102,55.
Le azioni delle società più piccole sono scese. Il Russell 2000 è scivolato di 0,82 punti, o meno dello 0,1%, a 2.020,53. I rendimenti obbligazionari hanno guadagnato terreno. Il rendimento del Tesoro a 10 anni è salito al 2,81% dal 2,79% alla fine di lunedì.

Le ultime oscillazioni del mercato sono arrivate quando i trader hanno esaminato con cautela i risultati finanziari per lo più incoraggianti dei principali rivenditori.
Walmart è balzato del 5,1%, con ottimi risultati che hanno superato le previsioni degli analisti. Home Depot è aumentato del 4,1% dopo aver riportato anche risultati migliori del previsto.
I titoli tecnologici, sanitari ed energetici sono scesi, limitando l'avanzata del mercato in generale.

Nel trading energetico, il greggio statunitense di riferimento è salito di 43 centesimi a 86,96 dollari al barile. Martedì i prezzi del greggio statunitense sono scesi del 3,2%. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha guadagnato 31 centesimi a 92,65 dollari al barile.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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