Borse: i mercati asiatici rispondono positivamente ai rialzi di Wall Street

- di: Redazione
 
Le borse asiatiche hanno chiuso le contrattazioni odierne in terreno positivo, sotto la spinta al rialzo delle azioni statunitensi, dopo che alcuni dati deboli dell'economia americana hanno suscitato speranze che la Federal Reserve possa allontanarsi da rialzi aggressivi dei tassi di interesse degli ultimi mesi.
Il giapponese Nikkei 225 ha guadagnato il 2,3% nel trading mattutino a 26.811,08. L'S &P/ASX 200 australiano è salito del 2,4% a 6.610,50. Il Kospi della Corea del Sud è balzato del 2,0% a 2.198,44. I mercati di Hong Kong e Shanghai sono stati chiusi per delle festività.

Le Borse asiatiche rispondono ai rialzi di Wall Street

Ieri Wall Street ha avuto la sua migliore giornata da mesi dopo che le notizie su alcuni dati inaspettatamente deboli sull'economia hanno fatto pensare che la Federal Reserve possa rallentare nella sua politica sull'aumento dei tassi di interesse. Il balzo dell'S &P 500 del 2,6% a 3.678,43 è stato il più grande da luglio. Il Dow Jones Industrial Average è balzato del 2,7%, a 29.490,89, e il Nasdaq ha guadagnato il 2,3% a 10.815,43.

Le azioni hanno preso spunto dal mercato obbligazionario, dove i rendimenti sono scesi per allentare parte della pressione che ha colpito i mercati quest'anno. Il rendimento del Tesoro a 10 anni, che aiuta a fissare i tassi per i mutui e molti altri tipi di prestiti, è sceso al 3,62% dal 3,83% alla fine di venerdì, dopo che la scorsa settimana ha raggiunto il 4%, dopo avere iniziato l'anno all'1,51%.
A dare spinta alle contrattazioni a Wall Street è stato un rapporto sulla produzione statunitense con dati inferiori al previsto, insieme al calo della spesa per l'edilizia nei mesi di luglio e agosto. Se questa debolezza può sembrare scoraggiante per l'economia, potrebbe essere un segnale che la Federal Reserve non dovrà essere così aggressiva nell'aumentare i tassi di interesse al fine di abbattere l'elevata inflazione che danneggia le finanze delle famiglie.

Aumentando i tassi, la Fed sta rendendo più costoso l'acquisto di una casa, un'auto o qualsiasi altra cosa acquistata a credito. Il rendimento del Tesoro a due anni, che segue più da vicino le aspettative per l'azione della Fed, è sceso al 4,11% dal 4,27% a seguito dei rapporti sull'economia più deboli del previsto.
Nel trading energetico, il greggio statunitense di riferimento ha aggiunto 25 cent a 83,88 dollari al barile, mentre il Brent, lo standard internazionale, ha aggiunto 40 centesimi a 89,26 dollari al barile.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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