Borsa: attesa per inflazione Usa inchioda listini Ue, Milano +0,1%

Le Borse europee si mantengono guardinghe a meta' seduta e attendono la stima sull'inflazione Pce di aprile negli Usa, l'indicatore preferito dalla Fed per impostare la propria politica monetaria. In questo contesto, il Ftse Mib di Milano (+0,11%) tiene con le banche. Restano piu' indietro il Cac di Parigi (-0,03%), il Dax di Francoforte (-0,09%), l'Ibex di Madrid (-0,13%) e l'Aex di Amsterdam (-0,08%). L'unico altro indice in rialzo e' il Ftse 100 di Londra (+0,23%). Il dato sui prezzi europei, visto leggermente superiore alle attese al +2,6% a maggio (contro il +2,4% di aprile), non ha dato particolari scossoni ai listini. Gli investitori rimangono dunque concentrati sulle prospettive oltreoceano, dove i future di Wall Street sono in calo. Per quanto riguarda l'azionario, a Piazza Affari svetta Mps (+1,56%), la migliore di un comparto bancario che vede in rialzo anche Mediolanum (+1,05%) e Bper (+0,97%). Pirelli (+1,46%) rimbalza dopo i cali della vigilia. Buone performance anche di Leonardo (+1,26%) con gli analisti positivi sulla divisione elicotteri e Poste (+1,32%) con il controllo statle sulla societa' che, secondo quanto dichiarato dal Mef, non dovrebbe scendere sotto il 51%. Limita le perdite Tim (-2,29%), dopo i cali oltre il 5% in avvio di seduta. In fondo al listino Diasorin (-2,53%). Sul valutario, si rafforza l'euro a 1,085 dollari (in linea con il closing di ieri) e passa di mano a 170,65 yen mentre il biglietto verde scambia a 157,27 yen. Piatto il prezzo del petrolio, con gli analisti che attendono gli esiti della riunione di domani dell'Opec+. Il Wti di luglio si attesta cosi' a 77,94 dollari al barile (+0,04%%) e il Brent di pari scadenza a 82,03 dollari (+0,18%). Scende ancora lievemente il gas ad Amsterdam (-0,7%) attestandosi a 35,6 euro al MWh.