Borsa: seduta d'attesa per la Fed, Milano schiva allarme lusso e chiude a +0,1%

- di: RCor
 
Le Borse europee rimangono appese alla parita' nell'attesa della decisione della Fed di questa sera, mentre il comparto del lusso pesa negativamente dopo il warning di Kering sulle vendite. Il crollo del colosso francese non contagia pero' Milano, che chiude a +0,1%. Secondo il mercato, la banca centrale Usa manterra' i tassi fermi, tenendo il range di riferimento tra il 5,25-5,50%. 'Visto che la decisione di lasciare i tassi invariati e' praticamente unanime - spiega Antoine Lesne' di State Street Global Advisors -, l'attenzione si concentrera' sui nuovi dot plot, e in particolare sulla possibilita' che la mediana 2024 si sposti verso l'alto in seguito ai dati piu' solidi relativi all'inflazione', che a febbraio si e' rivelata piu' alta delle attese. In altre parole, si aspetta di capire se nel corso dei prossimi mesi ci saranno due o tre tagli. Occhi puntati anche sulle parole del presidente Jerome Powell, per intuire se il ciclo di tagli iniziera' affettivamente a giugno o a luglio come qualcuno inizia gia' a predire. Intanto, la presidente della Bce Christine Lagarde ha confermato la politica "dipendente dai dati" della Banca centrale europea, che proseguira' anche dopo il primo taglio che e' atteso a giugno. Venendo ai titoli, a Piazza Affari Terna chiude in testa al listino (+3,6%), dopo la presentazione del piano industriale, bene anche Tim (+1,9%), dopo l'annuncio del nuovo piano del fondo Merlyn. Delude il mercato il piano di Poste (-3,8%), che termina la seduta in coda. In ribasso anche Diasorin (-3%) ed Eni (-1,6%). Le difficolta' del comparto del lusso europeo risparmiano Brunello Cucinelli, che termina in rialzo dello 0,7%, mentre limita i danni Moncler (-0,4%). Fuori dal listino principale ancora in corsa Bioera che mette a segno un +21,6% e Fincantieri che registra un +7,5%. Sul valutario, dollaro ancora in rialzo con l'euro che scende a 1,085 mentre lo yen ha toccato i minimi da quattro mesi dopo la fine della politica dei tassi negativi della BoJ. Euro/yen a 164,59 e dollaro/yen a 151,58. Il petrolio ripiega dai recenti massimi, nonostante il calo delle scorte settimanali negli Usa superiore alle attese, con il Wti in flessione dell'1,91% a 81,15 dollari al barile, mentre il Brent cede l'1,63% a 85,96 dollari. Scende anche il gas naturale scambiato ad Amsterdam a 27,92 euro al megawattora (-3,2%).
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