Borsa: indici in stand-by in attesa di Powell, a Milano (+0,15%) scende Tim
- di: RCor
Indici in moderato rialzo a meta' seduta nel Vecchio Continente, con gli occhi puntati sul discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, al Congresso. Al giro di boa, Milano sale dello 0,15%, Francoforte dello 0,18% come Parigi, mentre Madrid e' piatta e Amsterdam cede lo 0,17%. Il discorso semestrale di Powell e' molto atteso dal mercato, con gli investitori scommettono su una conferma di tassi in rialzo piu' a lungo del previsto, vista la forza dell'economia e l'inflazione sempre alta. Sono in cauto rialzo anche i future sugli indici Usa, mentre i rendimenti sui Treasury decennali tornano sotto il 4%. Intanto, sull'obbligazionario europeo, lo spread BTp/Bund scende sotto quota 180 punti con i rendimenti dei decennali italiani e tedeschi tutti in calo (il Btp 10 anni sotto il 4,5%). Sull'azionario milanese, in altalena Nexi che dopo un avvio con slancio dopo i conti ha preso la via del ribasso e cede lo 0,43%, dopo il rally delle ultime sedute. In coda al listino Tim (-1,19%) in attesa venerdi' della riunione del comitato parti correlate di Tim a seguito dell'offerta di Cdp Equity e Macquarie per gli asset rete del gruppo, compresa Sparkle. In testa Amplifon (+2,6%) seguita da Unipol (+1,6%), bene Banca Mediolanum (+1,46%) dopo i dati sulla raccolta record a febbraio. Deboli le banche, ben intonate energia e utility. Sul fronte dei cambi, l'euro e' in calo a 1,066 dollari (da 1,0679 ieri in chiusura) e 144,96 yen (da 145,19), mentre il dollaro/yen e' a 135,98 (135,7). Torna a scendere il petrolio dopo la debolezza della vigilia con il Brent maggio a 85,75 dollari (-0,05%) e il Wti aprile a 80,02 dollari (-0,55%). Intanto il gas risale leggermente dai minimi di dicembre 2021 a 42,25 euro al MWh (+0,2%).