Borsa: Europa in cerca di direzione a meta' seduta, a Milano (+0,15%) giu' Iveco

- di: RCor
 
Si muovono in cerca di direzione a meta' seduta le Borse europee, che non hanno reagito al taglio del tasso primario sui prestiti a 5 anni (Lpr) da parte della Banca centrale cinese questa mattina: la sforbiciata di 25 punti base, che porta il tasso al 3,95% dal 4,20%, e' la prima dallo scorso agosto e la piu' alta mai registrata sul tasso benchmark applicato ai mutui immobiliari. Poco reattivi gli indici continentali anche al dato relativo alle negoziazioni salariali nella fine del 2023, diffuso dalla Bce, che mostra una crescita delle retribuzioni oggetto di rinnovi pari al 4,5%, in calo rispetto al 4,7% record registrato nei tre mesi mesi precedenti. La performance dei salari, sebbene ancora elevata, allevia almeno parzialmente i timori che la crescita degli stipendi possa contribuire a una riaccelerazione dell'inflazione e pare confermare il trend discendente in atto. Si tratta, come ha spiegato la presidente della Bce Christine Lagarde la scorsa settimana, di 'un fattore sempre piu' importante per la dinamica dell'inflazione nei prossimi trimestri', e dunque da monitorare per l'allentamento della politica monetaria. Cosi' viaggia in cauto rialzo il Ftse Mib di Milano (+0,16%), mentre si muove sulla parita' il Ftse 100 di Londra (+0,09%); sono in progresso l'Ibex 35 di Madrid (+0,47%) e il Cac 40 di Parigi (+0,28%); in calo Francoforte (-0,20%) e Amsterdam (-0,76%). Tra i titoli a piazza Affari vendite su Iveco (-2,8%) e su Tim (-1,4%) dopo il rally della vigilia. Debole il comparto bancario con Generali (-1,2), Bper (-1%), Mediolanum (-0,7%) e Banca Mps (-0,69%). In cima al listino prosegue in buon rialzo Unipol (+2,17%). Positivo anche il comparto healthcare (Diasorin +1,5%, Recordati +0,78% e Amplifon +0,1%) e quello delle utility (A2a +1,37%, Snam +0,95%, Hera +0,95%, Enel +1% e Terna +0,9%). Sul valutario il rapporto euro/dollaro e' stabile a 1,079 (1,08 al closing della vigilia). Continua a indebolirsi la divisa nipponica con la moneta unica che vale 162,2 yen (da 161,5), mentre il biglietto verde scambia a 150,2. In calo il prezzo del greggio con il Brent aprile a 82,8 dollari al barile (-0,9%) e il Wti di pari scadenza a 77,58 dollari (-1,13%). In rialzo il gas naturale scambiato ad Amsterdam, dopo il calo della vigilia, a 24,2 euro al megawattora (+2%).
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