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Borse: i mercati asiatici chiudono la settimana in terreno positivo

- di: Redazione
 
Borse: i mercati asiatici chiudono la settimana in terreno positivo
I mercati azionari della regione Asia-Pacifico hanno chiuso la settimana di contrattazioni in terreno positivo, con l'indice di riferimento di Tokyo, il Nikkey 225 in evidenza, in rialzo dello 0,9%, a 38.487,24, e vicino al record di 35 anni.

Borse: i mercati asiatici chiudono la settimana in terreno positivo

Il Nikkei 225 è rimasto appena al di sotto del massimo record di 38.915,87 raggiunto il 29 dicembre 1989, prima che un crollo dei prezzi azionari e immobiliari ne rallentasse la crescita. L'indice Hang Seng di Hong Kong è balzato del 2,5% a 16.340,85 e il Kospi di Seoul è salito dell'1,3% a 2.647,94. L'indice S & P/ASX 200 australiano è anch'esso cresciuto, toccando un + 0,7% a 7.658,30. Il SET di Bangkok è rimasto piatto e il Sensex in India è cresciuto dello 0,5%.

Il Taiex di Taiwan è sceso dello 0,2% giornaliero dopo aver superato il massimo record di 18.644,57 mentre il principale motore del mercato TSMC, il più grande produttore di chip per computer al mondo, è salito di quasi l'8%.
Ieri, sul mercati americani, l'indice S & P 500 è salito dello 0,6% a 5.029,73, superando il massimo storico della settimana scorsa. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato lo 0,9% a 38.773,12 e il Nasdaq composite ha messo segno un + 0,3%, a 15.906,17.

Un rapporto, reso noto ieri, ha mostrato che le vendite presso i rivenditori statunitensi si sono indebolite più del previsto a gennaio rispetto a dicembre, mese caratterizzato dai tradizionali acquisti di fine anno. Si è trattato di un sorprendente calo della spesa delle famiglie statunitensi, la cui forza ha contribuito a mantenere l’economia fuori dalla recessione, anche con tassi di interesse elevati. Il vantaggio per i mercati finanziari è che ciò potrebbe anche eliminare alcune pressioni al rialzo sull’inflazione. Negli altri scambi di venerdì, il petrolio greggio di riferimento statunitense è aumentato di 9 centesimi a 78,12 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange.
Il greggio Brent, lo standard internazionale, è sceso di 5 centesimi a 82,81 dollari al barile.

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