Borse: attesa sui mercati asiatici dopo l'apertura della Fed per imminenti tagli dei tassi

- di: Redazione
 
I mercati borsistici della regione Asia-Pacifico sono stati contrastati, dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha fatto capire che l'istituto potrebbe tagliare i tassi di interesse già a settembre, sempre che i dati sull'andamento dell'inflazione non consiglino altrimenti.

Borse: attesa sui mercati asiatici dopo l'apertura della Fed per imminenti tagli dei tassi

A risentire maggiormente del clima è stata la borsa di Tokyo, con il Nikkei 225 che ha perso il 2,72%. Peggio è andato il Topix che ha lasciato il 3,45%. A concorrere a questa situazione sono state le pessime prestazioni dei titoli immobiliari e gli effetti, per i grandi esportatori, del rafforzamento della moneta giapponese, dopo che ieri la Banca del centrale ha aumentato il suo tasso di interesse di riferimento a “circa lo 0,25%”, segnando il suo livello più alto dal 2008.

Lo yen, ieri sera, è subito sceso sotto il livello di 150 nel rapporto contro il dollaro, rafforzandosi dello 0,9%, grazie anche al fatto che il ministero delle Finanze ha speso 5,53 trilioni di yen (36,8 miliardi di dollari) in interventi sui cambi dal 27 giugno al 29 luglio.
Ieri il Federal Open Market Committee della Fed ha concluso i suoi lavori decidendo di mantenere il tasso sui fondi federali al livello attuale, compreso tra il 5,25% e il 5,5%.
L’indice S&P/ASX 200 australiano ha toccato nuovi massimi storici, guadagnando lo 0,52%, mentre il Kospi della Corea del Sud è salito dello 0,26%. L'Hang Seng di Hong Kong è aumentato dello 0,2%, mentre il CSI 300 nella Cina continentale è sceso marginalmente.

Negli Stati Uniti, durante la notte, le azioni si sono riprese dopo che la Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi di interesse , come previsto, mentre i trader si sono riversati nuovamente sui titoli tecnologici a grande capitalizzazione.
L’ S&P 500 è balzato dell′1,58% chiudendo a 5.522,30, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato il 2,64% a 17.599,40. È stata la migliore sessione da febbraio per entrambi gli indici.

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