Banca del Fucino chiude il 2023 in crescita: utile lordo oltre i 20 milioni (+6%)

- di: Barbara Leone
 
Continua il percorso di rafforzamento targato Banca del Fucino. Il CdA della Banca,  capogruppo del Gruppo Bancario Igea Banca, riunitosi sotto la presidenza di Mauro Masi, ha infatti esaminato e approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2023 presentato dall’Amministratore Delegato Francesco Maiolini. I numeri parlano chiaro: l’esercizio appena concluso evidenzia infatti la crescita significativa di tutti i principali aggregati. Nel 2023 gli impieghi con clientela della Banca del Fucino hanno registrato un aumento a circa 2,1 miliardi di euro (+14%), la raccolta diretta ha superato i 3,6 miliardi di euro (+29% rispetto a fine 2022), e il prodotto bancario complessivo ha superato i 6,5 miliardi di euro, segnando un più 22% rispetto all’esercizio precedente, già caratterizzato da una crescita significativa.  Il 2023 ha visto il margine di interesse superare i 78 milioni di euro (+54,12%) e il margine di intermediazione attestarsi a 132 milioni circa (+53,64%).

Banca del Fucino chiude il 2023 in crescita: utile lordo oltre i 20 milioni (+6%)

La diversificazione delle attività si riflette nel dato relativo agli altri proventi e oneri, che si attestano a 34,7 milioni di euro e sono riconducibili alle attività di Investment Banking e Advisory e ai ricavi legati all’accordo di partnership con Worldline. L’NPL ratio lordo si è attestato al 6,99%. L’incremento dei ricavi ha consentito di sostenere una prudente politica di provisioning, con accantonamenti per 21,2 milioni di euro, garantendo comunque il raggiungimento degli obiettivi reddituali da piano industriale. Il cost/income ratio si è attestato al 68,58%.

L’anno si è chiuso con un utile lordo di 20,27 milioni di euro e un utile netto di 17,13 milioni, in crescita rispetto al 2022. A livello consolidato l’utile prima delle imposte è stato pari a 17 milioni di euro e l’utile netto a 12,44 milioni, evidenziando un significativo incremento rispetto al 2022.  Unitamente all’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti convocata il 6 maggio la distribuzione di un dividendo. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre proposto all’Assemblea degli Azionisti la costituzione di una riserva non distribuibile di 9.113.634 euro, ai sensi dell’art. 26, comma 5 bis, del d.l. 10 agosto 2023, n. 104. L’esercizio è stato caratterizzato da un ulteriore marcato rafforzamento patrimoniale, che si è tradotto in una crescita dei fondi propri a 248,37 milioni a livello consolidato (erano 200,7 a fine 2022). Tutti i principali indici di vigilanza prudenziale sono ampiamente in linea con i requisiti patrimoniali e in crescita ulteriore rispetto al 31 dicembre 2022: CET1 al 14,26% (era 13,44%), Tier1 al 14,46% (13,69%) e TCR al 16,02% (15,62%).

Nell’anno del centenario - ha dichiarato l’Amministratore Delegato, Francesco Maiolini - la Banca del Fucino ha visto sia un rafforzamento patrimoniale per oltre 48 milioni di euro, con l’ingresso nella compagine azionaria di investitori istituzionali di elevato profilo, tra cui l’ENPAM, sia un ottimo risultato in termini di conto economico, con un importante incremento in particolare dei ricavi legati all’attività creditizia. Tutti i principali aggregati sono in crescita, e l’utile netto a livello consolidato supera i 12,44 milioni di euro a fronte degli 1,4 milioni dell’esercizio precedente. Nel 2023, infine, è continuato il processo di riorganizzazione e sviluppo delle start up che costituiscono le principali partecipazioni del Gruppo, un processo che vedrà il suo completamento nel 2024”.

Con riferimento all’attività delle società controllate da Banca del Fucino: Igea Digital Bank (100% di Banca del Fucino), tra le prime banche italiane specializzate in lending alle piccole e medie imprese attraverso una piattaforma digitale, evidenzia al 31.12.2023 un totale attivo di 263 milioni di euro e un patrimonio netto di 18,25 milioni. Nel dicembre del 2023 il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato il nuovo piano industriale, che prevede l’orientamento sulla nuova missione di banca del Gruppo focalizzata sulla sostenibilità e sulla transizione energetica. Fucino Finance (100% di Banca del Fucino). A seguito della cessione del ramo di azienda “compendio CQS” avvenuto il 1° dicembre 2022 da parte di Banca del Fucino, nel 2023 si è sviluppata l’effettiva fase di start up di Fucino Finance, in linea con il modello organizzativo definito. La società, seppure in fase di start up e in un complesso contesto economico caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse, in controtendenza rispetto alla contrazione del mercato di riferimento (prestiti contro cessione del quinto), ha raddoppiato i volumi di produzione rispetto all’anno precedente, conseguendo gli obiettivi di crescita previsti a budget. Fucino Green (51% di Banca del Fucino), società non finanziaria, è focalizzata sul settore della Green Economy, con particolare riferimento alla generazione di energia da fonti rinnovabili. Nel corso del 2023 la società ha progressivamente incrementato dal 55% al 65% la propria partecipazione in E-Way Finance, una delle maggiori piattaforme italiane di sviluppo di progetti di energia rinnovabile, con l’ambizione di evolvere nel prossimo triennio da puro developer verso il modello Independent Power Producer integrato, con oltre 200MW in esercizio e una pipeline in continua crescita.  Complessivamente Fucino Green ed E-Way Finance detengono una pipeline di progetti eolici e fotovoltaici per circa 3.3GW. Le due società, sebbene ancora in fase di ramp up, hanno chiuso l’esercizio 2023 in utile, raggiungendo al contempo significativi traguardi sotto il profilo industriale: in particolare, Fucino Green ha costruito e messo in esercizio i primi due progetti fotovoltaici per complessivi 3MW ed ha ceduto il 49% della controllata Rete Verde 20 a investitori terzi registrando una plusvalenza di oltre 1,5M€, mentre E-Way Finance ha consolidato ulteriormente le proprie attività di sviluppo e ha concluso l’iter autorizzativo per la costruzione del suo primo progetto eolico large scale (18MW).

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