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Standard Ethics ha assegnato a Banca Etica il rating “EE-” nel proprio Corporate Standard Ethics Rating (SER), confermando la solidità dell’istituto sul fronte delle politiche ambientali, sociali e di governance (ESG). L’agenzia indipendente, che valuta la conformità delle imprese ai principali standard internazionali di sostenibilità, ha riconosciuto l’ampiezza della documentazione fornita dalla banca e la coerenza con i principi di responsabilità che ne guidano l’azione.
Banca Etica ottiene il rating “EE-” da Standard Ethics
Nel rapporto diffuso oggi, gli analisti di Standard Ethics hanno evidenziato “l’ampia documentazione citata dalla Banca sulle questioni ESG e una forte attenzione sui temi della sostenibilità”, sottolineando al contempo le opportunità per rendere “maggiormente fruibili e disponibili al mercato strategie, obiettivi e policy sociali e ambientali”.
La valutazione riconosce inoltre che Banca Etica utilizza riferimenti chiari alle linee guida internazionali sulla sostenibilità emanate da ONU, OCSE e Unione Europea, in linea con le migliori pratiche di governance responsabile. L’istituto adotta da anni una rendicontazione extra-finanziaria standardizzata, che consente di monitorare l’impatto delle proprie attività non solo in termini economici ma anche sociali e ambientali.
Etica e sostenibilità, due concetti distinti ma complementari
Standard Ethics ha apprezzato la chiarezza con cui Banca Etica “precisa i propri orientamenti etici e distingue adeguatamente le nozioni di finanza etica e finanza sostenibile”. Un punto centrale nella filosofia dell’istituto, che sin dalla sua nascita promuove un modello bancario alternativo, fondato sulla trasparenza e sulla destinazione consapevole del credito verso progetti di utilità sociale, ambientale e culturale.
La distinzione tra finanza etica e sostenibile non è solo semantica: mentre la seconda tende a misurare la compatibilità ambientale e sociale di investimenti e prodotti, la prima si fonda su un principio di responsabilità collettiva e di equità nella redistribuzione delle risorse. È su questo terreno che Banca Etica continua a costruire la propria identità, diventando punto di riferimento nel panorama europeo del banking responsabile.
Governance e parità di genere
Sul fronte della corporate governance, il report di Standard Ethics registra “l’apprezzamento per la parità di genere nel consiglio di amministrazione”, evidenziando come la banca rispetti pienamente i principi di inclusione e diversità. Gli analisti auspicano tuttavia “un rafforzamento della quota di amministratori indipendenti”, considerato un ulteriore passo verso una governance ancora più equilibrata e allineata agli standard internazionali.
L’istituto, da parte sua, ha sempre fatto della partecipazione e della trasparenza decisionale un punto di forza: la compagine sociale conta oggi decine di migliaia di soci diffusi sul territorio, rappresentativi del mondo dell’economia solidale, del terzo settore e della cittadinanza attiva.
Un passo in avanti nella reputazione sostenibile
Il rating “EE-” rappresenta un segnale positivo per il mercato e per gli stakeholder di Banca Etica, confermando l’impegno dell’istituto nel coniugare etica e redditività in un modello bancario alternativo.
La valutazione di Standard Ethics, pur indicando margini di miglioramento in termini di accessibilità e trasparenza delle informazioni strategiche, premia la coerenza e la continuità di una banca che, da oltre vent’anni, opera secondo principi di finanza trasparente, inclusiva e orientata al bene comune.
In un settore in cui la sostenibilità è sempre più spesso uno slogan, Banca Etica continua a fare della coerenza il suo marchio distintivo — un elemento che, come sottolineano gli analisti, la colloca stabilmente tra i principali attori europei della finanza responsabile.