Costruire una rete di solidarietà capace di unire il mondo del volontariato e quello delle imprese. Con questo obiettivo AVIS Nazionale e Confcommercio-Imprese per l’Italia hanno firmato un protocollo d’intesa per promuovere la donazione volontaria, anonima e gratuita del sangue e dei suoi derivati, diffondere la cultura della salute nei luoghi di lavoro e sostenere la responsabilità sociale d’impresa.
Avis e Confcommercio insieme per promuovere la cultura del dono e la salute nelle imprese
L’accordo, siglato a Roma, mette insieme due realtà storiche del Paese: AVIS, da quasi un secolo impegnata nel raggiungimento dell’autosufficienza nazionale di sangue e plasma, e Confcommercio, la principale organizzazione di rappresentanza delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e delle professioni.
Obiettivi comuni e azioni sul territorio
Il protocollo punta a integrare la rete associativa di AVIS con quella territoriale di Confcommercio, per realizzare campagne congiunte di sensibilizzazione e prevenzione nei luoghi di lavoro, nelle comunità locali e negli istituti scolastici e universitari.
Le attività previste spaziano dall’informazione sanitaria alle iniziative di welfare aziendale legate alla salute dei lavoratori, fino a percorsi educativi per i giovani, con l’obiettivo di promuovere il volontariato e la cittadinanza attiva.
Un’attenzione specifica sarà riservata alla creazione di un “bollino etico” per le imprese che parteciperanno ai progetti congiunti: una certificazione simbolica che premierà l’impegno concreto nel sostenere la cultura del dono e del benessere collettivo.
Bianchi (avis): “una rete di solidarietà che unisce mondi diversi”
“Questo protocollo rappresenta un passo concreto verso una rete di solidarietà che unisce il mondo del volontariato e quello delle imprese” – ha dichiarato Oscar Bianchi, presidente nazionale di AVIS. “Grazie a questa sinergia potremo raggiungere milioni di lavoratori, imprenditori e famiglie, difendendo insieme il valore della vita e i principi di altruismo e senso civico di cui oggi, più che mai, avvertiamo il bisogno”.
Per AVIS l’intesa rafforza il legame con il tessuto economico e produttivo italiano, in un momento storico in cui il tema della salute collettiva assume anche una valenza economica e sociale. L’associazione, che conta oltre 1,3 milioni di donatori attivi, ha avviato negli ultimi anni diverse collaborazioni con enti locali e aziende per diffondere pratiche di prevenzione e promozione sanitaria.
Sangalli (confcommercio): “donare è un gesto che costruisce comunità”
Dal canto suo, Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio (nella foto), sottolinea il valore civico e imprenditoriale dell’iniziativa: “Con questo protocollo rafforziamo il nostro impegno a favore della responsabilità sociale d’impresa, della solidarietà e del benessere collettivo. Vogliamo promuovere la salute e diffondere una cultura del dono partecipata e condivisa perché donare è un gesto che unisce, costruisce comunità e rafforza il senso di appartenenza.”
Per l’associazione, l’accordo rappresenta una declinazione concreta delle politiche di sostenibilità e welfare aziendale che stanno diventando sempre più centrali nel mondo del commercio e dei servizi. Le iniziative di prevenzione sanitaria, sensibilizzazione e donazione verranno integrate nelle attività dei territori Confcommercio e nei programmi formativi rivolti agli associati.
La donazione come risorsa nazionale
Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero della Salute, nei primi nove mesi del 2025 si è registrato un incremento dell’1,5% nella quantità di plasma inviata alla produzione farmaceutica, pari a 73.283 chilogrammi, un segnale incoraggiante verso l’obiettivo dell’autosufficienza nazionale.
In questo contesto, la collaborazione tra AVIS e Confcommercio può rafforzare il legame tra cittadinanza attiva e sistema produttivo, contribuendo alla creazione di una rete diffusa di solidarietà che valorizza il capitale umano delle imprese italiane.
Verso una cultura del dono integrata nel lavoro
La firma del protocollo segna anche un cambio di paradigma: la responsabilità sociale d’impresa non come semplice obbligo etico, ma come strumento di crescita, partecipazione e benessere collettivo.
Le imprese coinvolte potranno organizzare giornate dedicate alla donazione, incontri informativi, check-up preventivi e momenti di formazione condivisa. L’obiettivo è rendere la cultura del dono parte integrante del welfare aziendale, contribuendo a un modello di impresa più solidale e sostenibile.
Per AVIS e Confcommercio si tratta del primo passo di un percorso che mira a istituzionalizzare la collaborazione tra volontariato e mondo economico. Un segnale che si inserisce in un più ampio quadro di iniziative volte a promuovere una “nuova cultura della salute”, in cui il gesto individuale del donare diventa parte di una strategia collettiva di coesione sociale.