Tensioni geopolitiche e attesa Fed frenano le Borse asiatiche. Dollaro forte, petrolio in salita, oro in lieve recupero. Futures europei positivi ma senza slancio. Mercati appesi al verdetto di Washington e Bruxelles.
Borse asiatiche alle 7 ora italiana
Nikkei 225: −0,06%
S&P/ASX 200: +0,69%
Shanghai Composite: +0,52%
SZSE Component: −0,06%
China A50: +0,55%
DJ Shanghai: +0,45%
Hang Seng: −0,37%
Taiwan Weighted: +0,21%
KOSPI (Corea): +1,09%
IDX Composite (Indonesia): −0,69%
Nifty 50 (India): −0,04%
BSE Sensex (Mumbai): +0,08%
VN 30 (Vietnam): −0,25%
Panorama macro e tensioni globali
Gli indici asiatici oscillano in attesa della scadenza del dazio globale fissata per il 1 agosto e del verdetto della Federal Reserve, attesa con tassi invariati.
La Borsa australiana guida i rialzi (+0,69%), supportata da ottimismo sulle valute regionali e da dati macroeconomici resilienti. Corea e Cina tengono, mentre Hong Kong resta fragile.
L’avversione al rischio è alimentata dal recente accordo USA-UE che impone dazi del 15% su molti beni europei, e dalle ambiguità della strategia commerciale globale proposta da Washington (dazi del 15‑20% a più paesi).
Valute: dollaro dominatore, euro in bilico
Il dollaro USA sta segnando la sua miglior settimana dell’anno, sostenuto dalla chiarezza sugli accordi commerciali e dall’assenza di ritorsioni economiche significative.
L’euro, dopo un calo netto ieri (−1,3%), si è stabilizzato in attesa delle prossime mosse di Fed e BCE.
Sterlina e yen restano deboli nel contesto globale di rafforzamento del biglietto verde. Il dollaro australiano si mantiene vicino a un massimo di otto mesi grazie alle attese di una stretta monetaria in Australia.
Materie prime: petrolio, gas e oro in evidenza
Petrolio
Brent e WTI hanno registrato nuovi rialzi: il Brent primo contratto è salito a circa 71,8 $ (+0,12%), mentre il WTI si attesta sui 69,3 $ (+0,12%).
La tensione con la Russia per l’ultimatum lanciato da Trump sta aggiungendo un premio al rischio di 4‑5 $ per barile, mantenendo alta la volatilità.
Gas
I prezzi del gas naturale restano elevati: l’import via LNG dagli Stati Uniti è molto richiesto in Asia, mentre le incertezze geopolitiche alimentano il rischio di un’offerta rigida.
Oro
Il metallo giallo risale lievemente: il future sul Comex sfiora i 3.342 $/oz (+0,2%), sostenuto da un dollaro leggermente più debole e da un clima di incertezza globale.
Futures europei all’apertura
I futures azionari europei mostrano incrementi moderati: il DAX e il FTSE 100 guadagnano circa +0,5 %‑0,6 %, mentre S&P 500 e Nasdaq futures migliorano rispettivamente dello 0,5% e dello 0,6%.
Commenti chiave
“Un grande successo per gli Stati Uniti… un rischio tail‑risk ora deflazionato”, ha commentato Prashant Newnaha, di TD Securities Singapore. Le borse respirano ma restano caute.
“Molte delle buone notizie sono già scontate nei prezzi”, avverte Sim Moh Siong di Bank of Singapore — serve attenzione ai prossimi dati macro e alle mosse delle banche centrali.
Riepilogo
- Borse asiatiche: miste; forti guadagni in Corea, cali a Hong Kong e Vietnam
- Dollaro/euro: dollaro forte, euro stabile
- Petrolio: Brent a 71,8 $, WTI a 69,3 $, tensioni geopolitiche
- Oro: 3.342 $/oz, lieve ripresa come bene rifugio
- Futures Europa: in leggero rialzo, DAX/FTSE +0,5–0,6 %