Fondata nel 1950 a Milano da Algernon Charles Holland, Amplifon è oggi il leader globale nei servizi e nelle soluzioni per l’udito. Ex ufficiale delle forze speciali britanniche, Holland ha voluto offrire una nuova vita a chi, reduce di guerra, aveva perso il contatto con il mondo dei suoni. Da quel seminterrato di via Cerva, nel cuore di Milano, è partita una visione peionieristica che ha fatto di Amplifon una realtà presente in 26 Paesi, con oltre 10.000 centri audiologici e più di 20.900 dipendenti, tra cui circa 10.000 audioprotesisti, i professionisti sanitari che si occupano della salute uditiva delle persone. Il suo purpose è chiaro e incisivo: aiutare le persone a riscoprire tutte le emozioni dei suoni.
Una crescita costante e sostenibile
L’ascesa di Amplifon non è stata lineare ma costruita con pazienza, visione e coraggio. Oggi il Gruppo vanta una quota di mercato globale del 13% ed è quotato in Borsa dal 2001. I numeri parlano chiaro: nel 2024 l’azienda ha registrato ricavi per oltre 2,4 miliardi di euro, con un EBITDA di circa 568 milioni e un utile netto ricorrente di 152 milioni. Dal 2014 i ricavi sono più che triplicati, segno di una strategia di lungo periodo che punta sull’eccellenza del servizio e su un modello di business scalabile.
Il mix tra crescita organica e acquisizioni ha dato i suoi frutti. Tra le operazioni più rilevanti degli ultimi anni si contano l’acquisizione della spagnola GAES e quella della australiana Bay Audio. In America, Amplifon ha costruito una rete di 400 centri diretti e ha avviato l’espansione nel mercato cinese con oltre 500 location.
Una parte significativa del successo di Amplifon sta nella sua capacità di adattarsi alle esigenze locali mantenendo un’identità globale. L’azienda ha saputo declinare il proprio modello operativo secondo i contesti culturali e normativi dei vari Paesi, riuscendo così a garantire standard qualitativi elevati ovunque. Inoltre, la digitalizzazione dei processi ha consentito una gestione più efficiente delle operations e un’esperienza cliente sempre più fluida e personalizzata.
I numeri di una leadership mondiale
• 10.000 audioprotesisti in organico
• 20.900+ dipendenti e collaboratori
• Oltre 2,4 miliardi € di ricavi nel 2024
• 500.000 ore di formazione erogate in un anno
• Oltre 70% forza lavoro femminile
• Presenza in 26 Paesi e 5 continenti
Questi numeri raccontano una realtà solida, in continua espansione, che ha saputo innovare il settore dell’hearing care e costruire un vantaggio competitivo duraturo.
Governance e cuore italiano
Nonostante la sua dimensione globale, Amplifon resta una realtà con radici ben piantate in Italia. La sede centrale di Milano coordina tutte le attività internazionali. L’azionista di riferimento, nonché presidente del Consiglio di amministrazione è Susan Carol Holland, figlia del fondatore, che tramite Ampliter S.r.l. controlla il 42% del capitale e oltre il 59% dei diritti di voto. Questa struttura garantisce una visione imprenditoriale di lungo periodo, che coniuga continuità familiare e leadership internazionale. La Holland è anche presidente di Fondazione Amplifon, l’ente del terzo settore del Gruppo che lei stessa ha fondato nel 2020. Amplifon è guidata da dieci anni dal CEO Enrico Vita.
Un modello HR che fa scuola nel mondo
In un mercato del lavoro fluido e competitivo, Amplifon ha saputo distinguersi con un modello di gestione delle risorse umane che fa dell’inclusione, della formazione continua e del benessere le sue leve strategiche. Oltre il 70% dei dipendenti sono donne, più di 100 le nazionalità rappresentate. Non si tratta solo di numeri ma di una filosofia che mette davvero le persone al centro.
Il nuovo motto “Amp Up Your Career”, lanciato in occasione dell’ottenimento della certificazione Top Employer 2025 in 16 Paesi e 3 regioni, sintetizza bene l’approccio Amplifon: crescita personale e professionale vanno di pari passo. L’azienda ha ascoltato oltre 3.000 dipendenti per costruire la nuova Employee Value Proposition, fondata su esperienze autentiche e su una narrazione interna coerente con i valori vissuti ogni giorno nei centri audiologici e negli uffici.
Formazione, mobilità e valorizzazione dei talenti
L’Ampli-Academy è il cuore pulsante della formazione: oltre 20.000 corsi online, programmi di mentorship e coaching, accademie dedicate ai diversi ruoli e 500.000 ore di formazione erogate nel solo 2024. Per gli audioprotesisti, figura chiave nel rapporto con il cliente, c'è AmpliWay, una rete di 200 formatori attivi nei 26 Paesi del Gruppo. Il Graduate Program Amplifon Records offre ai neolaureati 18 mesi di mobilità internazionale e progetti cross-funzionali.
In Italia, “Una Laurea con Amplifon” è il programma di borse di studio rivolto a studenti che vogliono intraprendere il corso di laurea in Tecniche Audioprotesiche: un investimento nei professionisti di domani e una risposta concreta alla difficoltà di reperire figure specializzate.
Un altro aspetto distintivo è la capacità di offrire percorsi di carriera rapidi e personalizzati. Grazie a un attento lavoro di succession planning e alla valorizzazione dei talenti interni, l’azienda riesce a promuovere numerosi giovani in ruoli di responsabilità già nei primi anni di carriera. Questo approccio meritocratico ha aumentato l’attrattività di Amplifon tra le nuove generazioni, favorendo una cultura aziendale giovane, dinamica e orientata ai risultati.
Il nuovo Chief HR Officer: Giovanni Buonajuto
Dal 1° giugno, Giovanni Buonajuto guiderà le Risorse Umane di Amplifon a livello globale in qualità di Chief HR Officer. Classe 1978, laureato in Giurisprudenza, nel corso della sua carriera ha maturato un’esperienza ventennale in contesti multinazionali. Dopo gli inizi in Vodafone Group nel 2004, approda in Automobili Lamborghini nel 2007 come HR Manager. Nel 2011, entra in Whirlpool Corporation dove cresce fino a diventare HR Director per la regione EMEA. Entrato in Amplifon nel 2018, viene promosso a CHRO dopo aver ricoperto ruoli come HR Senior Director EMEA, nei quali ha saputo portare valore concreto nella costruzione di un modello HR capace di supportare la crescita esponenziale del Gruppo.
Sostenibilità e impatto sociale
L’impegno ESG di Amplifon è parte integrante della sua identità. L’inclusione nel MIB ESG – l’indice della Borsa Italiana dedicato alle aziende con le migliori performance ambientali, sociali e di governance – è solo uno dei riconoscimenti ottenuti. Il Piano di Sostenibilità 2022-2026 mira alla riduzione dell’impronta ambientale con obiettivi chiari, tra cui l’efficienza energetica dei centri audiologici e la diminuzione delle emissioni di CO₂. La sostenibilità per Amplifon non è una moda, ma un modo concreto di restituire valore alla società.
Inclusione, wellbeing e riconoscimenti globali
Amplifon è tra le aziende più premiate al mondo per le politiche HR: inserita tra i World's Leading Employers, tra le World’s Top Companies for Women secondo Forbes, tra le aziende più affidabili secondo Newsweek. Ma il valore non sta nei premi, bensì nel metodo: il gender pay gap è monitorato e azzerato, il clima aziendale è oggetto di rilevazioni sistematiche e la cultura della diversity è promossa da un comitato interno dedicato alla DEIB (Diversity, Equity, Inclusion & Belonging).
Il wellbeing si traduce in spazi di lavoro moderni, tecnologie abilitanti e modelli organizzativi flessibili. L’idea è creare un “winning workplace”, dove il successo dell’azienda coincide con la realizzazione dei suoi collaboratori.
Tecnologia, ascolto e futuro
La capacità di ascolto, nel caso di Amplifon, è tutto. Non solo quella uditiva, ma anche quella organizzativa. L’azienda investe in soluzioni tecnologiche all’avanguardia, come OtoPad, il primo audiometro su iPad, e sviluppa strumenti digitali per supportare il lavoro degli audioprotesisti e migliorare l’esperienza dei clienti. Ma ascolta anche la propria comunità interna, favorendo il dialogo trasparente a tutti i livelli.
Nel 2025, Amplifon ha avviato anche un programma pilota sull’uso dell’intelligenza artificiale generativa per migliorare il supporto al cliente e semplificare i processi interni. Dalla personalizzazione dei percorsi di onboarding per i nuovi assunti alla creazione di contenuti formativi dinamici, la nuova tecnologia promette di rafforzare ulteriormente l’efficacia del modello operativo, confermando la vocazione pionieristica dell’azienda anche nella nuova era digitale.
Tecnologia e user experience
L’innovazione è una leva chiave nella strategia di Amplifon. Il Gruppo ha sviluppato strumenti digitali proprietari – come OtoPad – e un’app mobile che permette all’utente di interagire con i propri apparecchi acustici. La prossima frontiera è l’integrazione con l’intelligenza artificiale, già impiegata per adattare automaticamente il profilo di ascolto alle diverse situazioni ambientali. Ogni centro Amplifon è pensato come un ambiente esperienziale, in cui tecnologia e relazione umana si fondono per offrire soluzioni su misura.
Fare la differenza
Con i suoi 75 anni di storia alle spalle, Amplifon aspira a rappresentare l’Italia che cresce, che innova, che include. Con radici solide e uno sguardo internazionale, coniuga il proprio modello business con un purpose orientato a migliorare la vita delle persone. E, con l’arrivo di Giovanni Buonajuto alla guida dell’HR globale, la sua storia continua e cresce per cui ogni dipendente, in ogni angolo del mondo, può davvero sentire di fare la differenza.
Ascoltare è un atto rivoluzionario
In un mondo assordato dall’eccesso di stimoli, Amplifon ha scelto di ascoltare: i clienti, i collaboratori, la società. Il suo modello di business è fondato sull’ascolto empatico e sull’attenzione al dettaglio. Ogni esperienza di riabilitazione uditiva è costruita su misura, perché l’ascolto – quello vero – è alla base di ogni relazione di fiducia. In questo senso, Amplifon non è solo un leader del settore ma un esempio di come si possa fare impresa migliorando davvero la vita delle persone.