Amazon e il territorio italiano: occupazione, economia e mercato immobiliare crescono attorno ai poli logistici

- di: Barbara Leone
 

È stato presentato oggi alla 41ª Assemblea Annuale di ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), lo studio “L’impatto socio-economico degli investimenti logistici di Amazon in Italia”, realizzato da Nomisma, ha analizzato le ricadute generate dai sei principali centri di distribuzione Amazon presenti nel Paese: Vercelli, Torrazza Piemonte (TO), Novara, Castelguglielmo-San Bellino (RO), Castel San Giovanni (PC) e Passo Corese (RI). L’indagine ha approfondito tre aree di impatto: il mercato del lavoro, il tessuto economico locale e il mercato immobiliare. Uno dei dati più rilevanti emersi riguarda l’aumento degli occupati nei comuni limitrofi ai poli Amazon. Dal 2021 al 2023, il numero di addetti nelle unità locali è cresciuto del 4,3%, rispetto al 3,8% registrato nei comuni più distanti. Questo incremento è trainato in particolare dal settore dei Trasporti e Magazzinaggio, che ha segnato un aumento del 17,0%, ma il fenomeno non si limita a quest’ambito: anche settori come la Manifattura hanno beneficiato di un incremento significativo degli occupati (+5,0%). L’espansione occupazionale riflette la capacità di Amazon di attrarre altre attività produttive e di servizio nei territori in cui opera, creando un indotto che coinvolge anche imprese non direttamente legate alla logistica.

Amazon e il territorio italiano: occupazione, economia e mercato immobiliare crescono attorno ai poli logistici

“A partire dal 2021, Nomisma ha realizzato un percorso di valutazioni delle ricadute socioeconomiche degli insediamenti Amazon sui territori”, spiega Francesco Capobianco, Responsabile Sviluppo Locale di Nomisma. “Le analisi effettuate hanno messo in luce l’esistenza di tratti comuni e la conferma di come gli investimenti dell’azienda abbiano avuto un rilevante impatto a livello territoriale, seppur con intensità e dinamiche differenti per effetto dell’eterogeneità tra i territori. Dalla ricerca, infatti, emerge un fattore di attivazione svolto dai siti Amazon nei confronti dell’intero tessuto produttivo delle aree di insediamento”.

Il ruolo dei poli Amazon si evidenzia anche nella crescita del fatturato delle imprese operanti nei comuni limitrofi. Tra il 2021 e il 2023, il giro d’affari è aumentato del 23,5%, contro il 19,2% registrato nelle aree più distanti. Un impatto particolarmente marcato si osserva nel settore del Commercio, che nei pressi dei centri Amazon ha visto una crescita del fatturato del 21,5%, nettamente superiore al 14,4% delle imprese situate più lontano. L’attività di Amazon sembra quindi in grado di stimolare l’intera rete economica locale, favorendo non solo i comparti direttamente coinvolti nella logistica, ma anche altri settori che beneficiano dell’indotto generato.

Il terzo aspetto indagato riguarda il mercato immobiliare residenziale, che appare più dinamico nelle aree prossime ai centri Amazon rispetto a quelle più distanti. L’indice IMI (Intensità del Mercato Immobiliare) è risultato più elevato nelle zone di Castelguglielmo-San Bellino, Vercelli, Novara e Torrazza Piemonte, dove il trend delle compravendite ha mostrato una maggiore resilienza alle difficoltà economiche degli ultimi anni. Dal 2021 al 2023, il calo delle transazioni immobiliari nelle aree vicine ai poli Amazon è stato contenuto al 3,2%, mentre nelle zone più lontane si è registrata una flessione più marcata, pari al 5,8%. Questo dato suggerisce che la presenza dei centri di distribuzione contribuisce a mantenere un certo livello di attrattività del mercato immobiliare locale, mitigando gli effetti della congiuntura sfavorevole.

I risultati dello studio evidenziano il ruolo strategico dei centri logistici di Amazon come catalizzatori di sviluppo socio-economico nelle aree in cui operano. L’incremento dell’occupazione, il rafforzamento del tessuto imprenditoriale e la tenuta del mercato immobiliare rappresentano benefici tangibili per i territori, con effetti che vanno oltre la logistica pura. L’esperienza italiana dimostra come gli investimenti in infrastrutture logistiche, se ben integrati nel contesto locale, possano rappresentare un volano per l’economia regionale, contribuendo non solo alla crescita delle imprese, ma anche alla qualità della vita delle comunità. Resta ora da vedere come questo modello possa essere ulteriormente sviluppato per massimizzare i benefici a lungo termine, mantenendo un equilibrio sostenibile tra sviluppo economico e coesione territoriale.
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