Ok dell'Aifa a selinexor, Bencini (Menarini): "Fieri dell'impegno in ricerca e sviluppo nell'onco-ematologia"

- di: Redazione
 
L'Agenzia Italiana del Farmaco ha dato ufficialmente il via libera alla rimborsabilità di selinexor, inibitore orale selettivo della proteina XPO1 che, in uso con bortezimib e desemetasone, rappresenta una nuova terapia che andrà a cambiare la pratica nella cura di pazienti che sono affetti da mieloma multiplo e  sottoposti ad almeno una precedente terapia.

Ok dell'Aifa a selinexor, Bencini (Menarini): "Fieri dell'impegno in ricerca e sviluppo nell'onco-ematologia"

Si è tenuta oggi a Milano una conferenza stampa dedicata alle nuove prospettive terapeutiche per i tumori del sangue e, per l'occasione, sono arrivate le dichiarazioni del General Manager di Menarini Stemline Italia, Nicola Bencini.

"Come Gruppo Menarini" - ha spiegato ai microfoni di AdnKronos - "siamo orgogliosi di aver intrapreso questo percorso di impegno nella ricerca e nello sviluppo di farmaci in ambito oncoematologico. Oggi siamo qui per condividere la recente approvazione dell'Agenzia del farmaco per una nuova molecola, un first in class, un inibitore a proteina XPO1, che ha ricevuto l'approvazione per ben due indicazioni: una nelle linee precoci con una triplice associazione di selinexor con desametasone e bortezomib, in pazienti recidivanti che abbiano già ricevuto una terapia in precedenza, e una in linee avanzate per pazienti penta-refractory in associazione al solo desametasone. Questa innovazione terapeutica segue quella del Tagraxofusp, che è un inibitore di Cd123 che ha ricevuto l'approvazione l'anno scorso per i pazienti affetti da neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche, una patologia orfana e letale, che richiede un approccio multidisciplinare per un corretto percorso di diagnosi. Tagraxofusp rappresenta in questo senso una innovazione terapeutica in più per i pazienti, nel tentativo di essere ricondotti a una condizione di trapianto. Tutto ciò" - conclude - "è stato reso possibile grazie a una stretta collaborazione con l'eccellenza dell'ematologia italiana con l'accademia e l'università. I prossimi passi sicuramente andranno in questa direzione, cercando di portare quanta più innovazione possibile per pazienti affetti da tumori del sangue".
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