Perde l'aereo e lancia un allarme bomba: per favore, per questa volta, mostratecene la faccia
- di: Bianca Balvani
Non essendo provvisti di una laurea in psichiatria, non sappiamo se c'è una scala che misuri la stupidità di una persona. Ma, semmai ne esiste una, essa non potrebbe che essere applicata al massimo livello alla donna che ieri, a Pisa, accortasi d'avere perso l'aereo che la doveva portare a Londra, ha pensato bene di lanciare, con una telefonata anonima, un allarme sulla presenza di una bomba sul velivolo.
Come da protocollo, non appena ricevuta la telefonata, le autorità dello scalo pisano hanno avvertito la polizia che, da prassi, ha immediatamente evacuato il perimetro dell'aeroporto per procedere ai controlli, che hanno avuto esito negativo. Con il solo risultato di bloccare, fuori dell'aeroporto, centinaia di persone che erano pronte per partire, e non sappiano se, per l'allarme, i voli in arrivo siano stati dirottati altrove.
Perde l'aereo e lancia un allarme bomba: per favore, per questa volta, mostratecene la faccia
Il blocco è durato un'ora, ma ha certamente causato disagi di cui, lo ha poi accertato la polizia, è stata responsabile una gentile signora che, avrebbe dovuto imbarcarsi con la famiglia su un volo Ryanair diretto allo scalo londinese di Stansted. Solo che, arrivata in ritardo al gate e trovando il volo già chiuso, ha avuto la bellissima idea di rallentare le procedure di partenza dell'aereo (nella convinzione che questo le avrebbe consentito di salire a bordo) dicendo, anonimamente, come da copione, che su di esso c'era una bomba.
Dopo la telefonata, ha fatto poi sapere il gestore del Galilei, Toscana Aeroporti, lo scalo ''è stato chiuso per procedere a tutte le opportune verifiche di sicurezza in seguito a quello che poco dopo si è rivelato essere un falso allarme''. La bravata di questa signora è costato l'accumulo di ritardi per molti voli, per alcuni dei quali la partenza è slittata di qualche ora. Ma non tante come accaduto per un volo per Oslo che, schedulato in partenza per le 13.05 di ieri, è effettivamente decollato per la sua destinazione solo questa mattina.
Se questa è la cronaca, diventa necessario commentare sino a che punto l'imbecillità latente in molto esseri umani può manifestarsi al massimo della sua potenzialità. E non basta sapere che la donna rischia una denuncia per procurato allarme e interruzione di pubblico servizio. No, per lei dovrebbe essere previsto, se esistesse una legge che faccia veramente giustizia nella vita reale, che le sue generalità e la sua fotografia siano rese pubbliche, sperando che le televisioni pubbliche e private ci facciano delle trasmissioni, magari una edizione speciale del programma di Federica Sciarelli, cambiandone il titolo in ''Chi l'ha visto l'unico neurone nel cervello di questa persona stupida?''.
Poi, una piccola proposta di ragionevolezza che vorremmo indirizzare al tribunale che, chissà quando, potrebbe essere chiamato a giudicare questo genio italico: oltre alla condanna o alla sanzione pecuniaria, è possibile trovare qualcosa di simile al daspo, il provvedimento che impedisce a chi ne è destinatario di frequentare luoghi o eventi? Magari un daspo creato per l'occasione che impedisca a questo esemplare della razza umana di avvicinarsi ad un aeroporto, ad una stazione ferroviaria, anche ad un casello autostradale, per i prossimi quindici anni?
Noi l'abbiamo buttata lì...