Vendemmia 2023, Masi Agricola: chiaroscuri per un’annata meteorologicamente problematica e anomala

- di: Barbara Leone
 
Archiviata positivamente lo scorso marzo la raccolta delle uve in  Argentina nei vigneti di Tupungato, Masi Agricola ha dato il via da qualche giorno alla vendemmia 2023 nei  propri vigneti nelle Venezie e in Toscana. I primi grappoli raccolti sono quelli delle varietà precoci in Trentino,  in Veneto e in Friuli.  Le note dal vigneto del Gruppo Tecnico Masi registrano per l’annata 2023 l’andamento generale  riscontrabile nel nord e centro Italia: inverno mite e poco piovoso, primavera con temperature sopra la media  fino a maggio, mese che registra precipitazioni particolarmente importanti, conseguentemente la ripresa vegetativa è  risultata anticipata di 5-10 giorni rispetto al 2022. La forte instabilità meteo della tarda primavera/inizio estate ha  prima riassorbito l’anticipo fenologico, accumulando poi un leggero ritardo. Il lungo periodo di piogge estive ha  contribuito a uno sviluppo rigoglioso della parte vegetativa e del frutto, favorendo però attacchi fungini e il mal  dell’esca sulle varietà più sensibili. In contemporanea grandinate importanti hanno colpito anche vasti areali. Le  anomale temperature di agosto hanno rallentato l’attività metabolica della vite, già compromessa nei vigneti colpiti  da grandine; pertanto, registriamo in generale un ritardo circa 6/7 giorni di maturazione rispetto al 2022.  

“Nelle operazioni di vinificazione sarà, quest’anno più che mai, richiesto un impegno congiunto dei viticoltori e dei winemakers per far  fronte a difficoltà e anomalie. La scelta vendemmiale sarà estremamente importante e in cantina si dovrà tener conto delle differenti  condizioni delle uve - commenta Sandro Boscaini, Presidente di Masi conosciuto come “Mister Amarone -. Masi  è specialista nell’Amarone e nei vini d’Appassimento: è una grande fortuna che sino ad ora la Valpolicella Classica sia rimasta un’isola  felice anche dal punto di vista meteorologico. Auspico quindi che il periodo vendemmiale continui in maniera regolare e tranquilla”.

La Valpolicella Classica finora tiene lo scettro di isola felice: non ci sono stati, infatti, danni  generalizzati da eccessiva pioggia, né da grandine; la maturazione procede regolarmente; i grappoli sono sani e  uniformi. Sia nei vigneti Serego Alighieri a Gargagnago e nel mitico Vaio Armaron, come pure a Campofiorin, la  vendemmia inizierà intorno alla metà di settembre seguita poi dalle raccolte di collina medio-alta nei vigneti dei grandi  Amaroni: Mazzano, Campolongo di Torbe, Vaio di Masi e le vigne di Costasera. Si stimano quantitativi leggermente  superiori rispetto alla media storica, ma comunque in linea con il disciplinare.  I vigneti di Tenuta Canova a Lazise invece hanno registrato purtroppo una grandinata a fine  luglio con perdita di quantità, fortunatamente non di qualità; infatti, l’uva ha ben cicatrizzato in breve tempo con  condizioni meteo favorevoli. A metà di settembre è prevista la raccolta delle uve Corvina, Rondinella e Corvinone.  Nel vigneto a conduzione biologica di Rivoli stanno maturando bene sia Corvina che Merlot destinati al Fresco di  Masi.  Mentre le piogge estive insieme alle brezze caratteristiche delle colline che producono il Soave Classico  Levarie hanno aiutato la vite e in particolare i giovani impianti. Nel vigneto a conduzione biologica Colbaraca le uve si  presentano in ottimo stato sanitario, spargole. La vendemmia è prevista per metà settembre. Purtroppo le grandinate hanno danneggiato la produzione di questa denominazione particolarmente appetita in alcuni mercati. I vigneti dove si producono Lunatio e Beldosso non fanno eccezione;  pertanto, le quantità saranno ridotte e le uve severamente cernite. Anche i vigneti della Tenuta Canevel, dove si produce il Setàge, sono stati interessati dalle grandinate di fine luglio, portando un leggero ritardo di maturazione; il tempo asciutto di agosto ha permesso di  cicatrizzare le ferite. Si registra un leggero calo produttivo ma senza compromettere la qualità del raccolto, questo  vale anche per i cru Terre del Faé e Campofalco. Nella Tenuta Conti Bossi Fedrigotti la vendemmia è iniziata subito dopo la settimana di  Ferragosto con le uve destinate al Conte Federico Trento doc Riserva: valori analitici adeguati e acidità molto buona. Lo  stesso per il pinot grigio del Pian del Griso. Nella seconda settimana di settembre si inizierà la raccolta delle uve a bacca  rossa destinate a Fojaneghe, Teroldego e Marzemino. 

In Friuli, Castrion di Strada, la vendemmia è iniziata il 24 agosto con le uve pinot grigio del Masianco, seguono le altre  varietà bianche e successivamente quelle rosse. Si stimano quantitativi leggermente inferiori alla media a causa delle  grandinate di luglio. Le uve presentano comunque parametri equilibrati e un buon accumulo zuccherino e fenolico.  Infine  la Tenuta dei Poderi del Bello Ovile in Val D’Orcia, che da anni condotta con viticultura biologica.  Precipitazioni abbondanti e difficoltà di intervento immediato in vigneto hanno favorito diffusi attacchi  peronosporici. La quantità sarà limitata e sarà necessaria un’oculata selezione delle uve per la vinificazione.  Conseguentemente la quantità è prevista in calo. 
Masi anche quest’anno si prepara a celebrare la raccolta delle uve con un evento firmato Masi Wine Experience.  Con la “Festa della Vendemmia” il 15 settembre, Masi Tenuta Canova a Lazise del Garda aprirà le porte  agli appassionati che desiderano vivere in prima persona l’esperienza della vendemmia, condividendo questa  antica arte con gli agronomi e gli enologi del Gruppo Tecnico Masi. Completeranno l’esperienza la visita del fruttaio  per l’appassimento, delle cantine e del Masi Wine Discovery Museum. Per coronare la giornata, una cena degustazione  in cui il vino sarà protagonista anche nel piatto.
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