V Forum Trilaterale Bdi - Confindustria – Medef: rafforzare la competitività e l’unità dell’Europa

 
In occasione del quinto Business Forum Trilaterale, che si è svolto a Berlino il 28 e 29 settembre, i Presidenti di BDI Siegfried Russwurm, Confindustria Carlo Bonomi e MEDEF Patrick Martin hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui hanno ribadito il loro impegno a rafforzare la sovranità e la competitività europea.
Gli industriali di Italia, Germania e Francia, sulla base delle discussioni tenutesi durante il Forum, chiedono a Commissione Ue e rispettivi governi nazionali di "rafforzare la competitività e l’unità dell’Europa" compiendo "più ampi sforzi" fra l'altro nel perseguire "una maggiore autonomia strategica", finanziare la "transizione verde" e creare "un quadro normativo favorevole alle imprese".

La dichiarazione si articola in quattro punti:

 - rafforzare la sicurezza economica dell'Europa

- rafforzare la politica industriale per una maggiore autonomia strategica e sicurezza economica

- migliorare la competitività attraverso un quadro normativo favorevole alle imprese

- affrontare il prossimo ciclo politico dell’UE con il dovuto realismo

Confindustria, Bdi e Medef nel chiedere alla Commissione Ue e ai rispettivi governi nazionali di "rafforzare la competitività e l’unità dell’Europa" sottolineano che “l'autonomia strategica e la sicurezza economica dei nostri Paesi devono essere affrontate con determinazione". Secondo gli industriali è infatti necessario “fare molto di più. In futuro, il ruolo centrale che l'industria svolge per l'economia dell'Ue deve essere pienamente riconosciuto. Una strategia industriale europea ambiziosa è la strada principale per sostenere standard di vita elevati nel percorso della doppia transizione". E aggiungono come sia essenziale “adottare piani d'azione e misure politiche specifiche, basate su adeguate valutazioni dei rischi. In generale, tutte le politiche europee pertinenti devono essere sottoposte ad approfonditi competitiveness check".

Inoltre Confindustria, Bdi e Medef evidenziano che "per affrontare le sfide competitive di una transizione verde di successo saranno necessari maggiori sforzi finanziari". Secondo quanto dichiarano “gli approcci politici previsti dal piano industriale Green Deal, dalla Legge sull'industria a zero emissioni, da REPower EU, dalla Legge sulle materie prime critiche e da numerosi altri provvedimenti devono essere accompagnati e sostenuti da adeguate risorse finanziarie". Nella Joint declaration affermano quindi che “la promozione degli investimenti nel quadro della nuova Legge sui CHIPS deve essere attuata correttamente. Nell'attuale revisione del quadro finanziario a medio termine, si dovrebbero concordare finanziamenti aggiuntivi per gli investimenti strategici ed evitare tagli ai programmi esistenti".

Gli industriali di Italia, Germania e Francia chiedono infine di "migliorare la competitività attraverso un quadro normativo favorevole alle imprese", perché gli investimenti sono limitati da troppi regolamenti. "Negli ultimi anni – si legge nella dichiarazione -, le opportunità di investimento delle imprese nei nostri Paesi sono state fortemente limitate da un elevato numero di nuovi regolamenti e da procedure amministrative sempre più onerose, in contrapposizione all’esigenza di un quadro normativo favorevole alla crescita. In cinque anni, l'Unione Europea ha imposto alle imprese europee 5.422 pagine di testi aggiuntivi e 850 nuovi obblighi. La complessità amministrativa continua a crescere nell'Unione Europea, rendendo il clima per gli investimenti dell'UE molto meno favorevole rispetto ai nostri concorrenti globali e aumentando significativamente i costi di conformità per le aziende”.
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